“Le parole per dirla. L’impegno di unica nel contrasto alla violenza di genere”. Ospitata nell’aula magna della Facoltà di ingegneria e architettura
In occasione della tavola rotonda organizzata ieri dal Cug d’ateneo, è premiata la frase vincitrice del concorso di idee “Un pensiero per cancellare la violenza di genere”. Lanciato a novembre 2021 dalla facoltà di Ingegneria e Architettura. La frase prescelta è quella proposta da Carla Cherchi, studentessa del corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica: “Don’t paint me black when I used to be golden”. La frase è tratta dal brano Clairvoyant dei “The story so far”. E’ organizzata con la collaborazione del team del progetto H2020 Supera, l’iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sui vari fronti nei quali l’ateneo è impegnato nel contrasto a discriminazioni e violenza di genere in università.
Apertura e coordinamento del seminario e della tavola rotonda
DANIELE COCCO. Il presidente di Ingegneria e Architettura ha aperto i lavori rinnovando con forza il supporto che la facoltà offre da tempo a numerose iniziative contro la violenza di genere. Il fine è di consolidare una cultura di accoglienza, che rifiuti ogni comportamento discriminatorio e sessista.
ESTER COIS. La tavola rotonda è stata moderata dalla delegata del rettore per l’uguaglianza di genere e presidente del Cug, la quale ha colto l’occasione per rinnovare l’invito a partecipare, fino al 10 aprile, alla survey su molestie e violenza di genere tramite l’invito personale trasmesso via email a tutta la comunità universitaria. La survey, sviluppata nell’ambito del progetto H2020 UniSAFE. Ending Gender-Based Violence, rappresenta la più estesa iniziativa di ricerca sul tema finora promossa in Europa. Il nostro ateneo vi partecipa insieme ad altre 45 università e centri di ricerca di quindici Paesi europei.
Gli interventi
CRISTINA CABRAS.
Il primo intervento è stato quello della delegata del rettore per il polo universitario penitenziario. Da sempre impegnata, in qualità di psicologa sociale, nella sensibilizzazione sul tema della violenza di genere e nella ricerca e didattica sul tema delle stereotipie di genere e sulla loro influenza sulla vita delle persone.
PAOLA FADDA
Prorettrice per il presidio di Monserrato e componente del Cug. Ha ribadito “la centralità di un approccio interdisciplinare al tema della parità di genere“. Approccio già adottato del resto come metodo durante il lavoro che ha portato alla stesura del Gender equality plan di ateneo.
CATERINA GIANNATTASIO
Direttrice del Centro interdipartimentale “Cagliari Accessibility Lab”. Ha evidenziato il ruolo della lotta alle barriere contro le disabilità visibili e invisibili. “Il nodo cagliaritano della rete nazionale degli Accessibility Lab promuove l’applicazione del principio del cosiddetto ‘Universal design’ per superare gli ostacoli che una cattiva progettazione pone alla fruizione di spazi e servizi“.
ELISABETTA GOLA.
La prorettrice per la comunicazione e l’immagine di Unica, cogliendo spunti già emersi durante il seminario, ha elaborato una riflessione sul ruolo che le parole hanno nel definire ambienti inclusivi. “Le parole che usiamo raccontano di come vogliamo essere e contribuiscono a forgiare la realtà. Un uso inconsapevole può portare a effetti discriminatori, quando non esplicitamente violenti“.
DONATELLA RITA PETRETTO
Delegata rettorale per l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. E’ intervenuta ribadendo che bisogna prestare un’estrema attenzione al rischio di discriminazioni multiple. “Questo accade quando le persone, in virtù dell’intersezione tra le varie componenti della propria identità, possano trovarsi escluse, ai margini della vita professionale e sociale, o essere maggiormente esposte al rischio di molestie o abusi“.
LUIGI RAFFO
Il delegato del rettore per i progetti di ricerca internazionali, nonché responsabile del progetto “Supera”. Ha espresso l’auspicio che l’ateneo continui a radicare il proprio impegno in contesti internazionali, approfittando delle opportunità offerte dal programma quadro Horizon Europe. “Confrontarsi con partner europei impegnati nelle stesse sfide aiuta a condividere esperienze e a evitare il rischio di autoreferenzialità“.
ELENA FONTANAROSA
Rappresentante studentesca nel Senato accademico. Ha evidenziato che l’interesse di tutto il corpo studentesco sui temi della garanzia di inclusività, sicurezza e visibilità per tutte e tutti è sempre vivo. In questo senso, ha riconosciuto che iniziative come la survey di UNISAFE sono molto utili, perché connettono l’approfondimento scientifico con tematiche molto sentite da studenti e studentesse.
FEDERICO SIAS
Il presidente del Consiglio degli studenti ha riferito dell’esperienza di successo del seminario sui gender studies organizzato dall’associazione Reset UNICA. Egli ha affrontato il tema con un approccio multidisciplinare, riscuotendo un fortissimo interesse da parte di studenti e studentesse. L’auspicio è che “L’iniziativa diventi un appuntamento fisso dell’ateneo, da ripetere annualmente“.
CARLA ELETTRA URRU
Presidente dell’associazione studentesca UniCa Lgbt. Ha riferito in particolare dell’urgenza di assicurare il funzionamento completo e ottimale del percorso per le carriere alias, offerto da UniCa alle persone durante la loro transizione di genere. “Ci sono alcuni problemi applicativi che è importante risolvere; inoltre, la carriera alias dovrebbe essere una possibilità da offrire anche a docenti e personale tecnico amministrativo“.
GRAZIA MARIA DE MATTEIS. Nel suo intervento la componente della Commissione etica ha infine ribadito la costante disponibilità e il supporto della Commissione nell’ascoltare e gestire ogni tipo di istanza sul tema delle discriminazioni, oltre che a coadiuvare le attività dell’Ateneo tramite l’analisi e l’approvazione degli strumenti di ricerca, tra cui lo stesso questionario UniSAFE.
Scelta la proposta di Carla Cherchi “Don’t paint me black when I used to be golden”
Al termine del dibattito, sono stati premiati i partecipanti ed è stata proclamata la frase vincitrice del concorso di idee “Un pensiero per cancellare la violenza di genere”, lanciato dalla facoltà di Ingegneria e Architettura in occasione dello scorso 25 novembre 2021.
La frase vincitrice è quella proposta da Carla Cherchi, iscritta al corso di laurea magistrale Ingegneria meccanica, ed è tratta dal brano Clairvoyant del gruppo The story so far: “Don’t paint me black when I used to be golden” (Non dipingermi di nero quando risplendo come l’oro), a significare l’importanza di un atteggiamento resistente e resiliente di fronte alle esperienze o interazioni tossiche che tendano a incupire o provare ad abbattere anche le persone più brillanti e propositive.