Sul palco un grande classico per tutta la famiglia,“Il Gatto con gli stivali”, sabato 9 e domenica 10 aprile ore 18.
Prosegue al Cine Teatro Astra in Corso Cossiga, 5 la 32° stagione di teatro per ragazzi “Famiglie a teatro” organizzata dalla compagnia la botte e il cilindro. Sul palco sabato 9 e domenica 10 aprile alle 18 un grande ritorno: “Il gatto con gli stivali” della compagnia La Botte e il Cilindro.
Così come la celeberrima favola di Perrault da cui è tratto lo spettacolo affronta il tema dell’amicizia tra l’uomo e l’animale, perché l’uomo ha molto da imparare dagli animali che non finiranno mai di stupirlo. Il testo e la regia sono di Pier Paolo Conconi. Sul palco: Luisella Conti, Margherita Lavosi, Antonella Masala, Stefano Chessa, Consuelo Pittalis. Le scene sono di Virginia Melis mentre i costumi sono realizzati da Luisella Pintus e il disegno luci da Paolo Palitta, scenotecnica e fonica Michele Grandi maschere e pupazzi Andrea Deledda e Giommaria Manunta.
“Il Gatto con gli stivali” è uno spettacolo dedicato ai ragazzi della scuola materna ed elementare, realizzato con tecnica mista d’attore e pupazzi. L’utilizzo di musiche, maschere ed oggetti, vuole rispettare la storia nelle sue linee essenziali e intende ricreare nella scena la fascinazione diretta del “racconto”.
La cornice, realizzata con pupazzi, ha la funzione narrativa di esordio e di epilogo tipica dello stile dello scrittore. La storia invece è recitata da attori (alcuni con la maschera, altri senza) e ripercorre, in forma spesso parodistica, i momenti salienti della famosa favola, con un accentuazione comica delle figure del re, della principessa sua figlia e di un improbabile servitore tuttofare: portinaio, guardia, cuoco, cancelliere, cocchiere, sarto e facchino nonché consigliere segreto e fidato della principessa. Non sfugge alla comicità lo stesso giovane amico, protetto e protettore, del gatto.
E lo stesso Orco, pur essendo abbastanza mostruoso non è immune da una certa “imbecillità”. Il Gatto ovviamente ci fa la sua bella figura, ma si sa, gli animali la sanno più lunga dell’uomo che si stupisce che il felino parli e non immagina che se ciò non accade più spesso, anche con gli altri animali, è perché lui, uomo, è troppo preso dalla sua superbia e dalla sua stoltezza. Biglietti.