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Ritornare alla vita dopo una diagnosi di tumore oggi è possibile

Non è facile affrontare una neoplasia mieloproliferativa cronica, un tumore raro che colpisce il midollo osseo: 1 persona su 2 ha difficoltà ad accettare la malattia, 1 su 3 confessa di non capirne le cause e 1 su 4 non ne comprende le possibili evoluzioni.

È ciò che emerge da una survey su oltre 500 pazienti con tumore e caregiver italiani, coinvolti attraverso i canali online di ‘Mielo-Spieghi‘, la campagna di informazione sulle neoplasie mieloproliferative croniche (che comprendono la policitemia vera, la trombocitemia essenziale e la mielofibrosi) promossa da Novartis in collaborazione con Aipamm e con il patrocinio di Ail e del Mpn Advocates Network. Un programma di attività che punta sul ruolo attivo dei pazienti, per richiamare l’attenzione sui sintomi e migliorare la gestione della malattia.

I dati dell’indagine sul tumore

I dati dell’indagine, condotta con un board scientifico di 10 ematologi, sottolineano inoltre una significativa sete di informazione: 4 su 10 ritengono che la conoscenza della malattia e dei trattamenti possa migliorare la qualità di vita, così chiedono informazioni chiare sulla patologia e sulle sue evoluzioni. Emerge infine una significativa consapevolezza: 1 paziente su 2 sa che per gestire le difficoltà delle Mpn non ci sono segreti, è necessario essere forti e determinati.

Le percentuali raccolte sulle diagnosi di tumore

Da una parte la fatica di accettare una neoplasia mieloproliferativa cronica (50% degli intervistati) e la paura per le possibili evoluzioni (28%). Dall’altra la sete di conoscenza (43%) e la consapevolezza di dover essere ogni giorno forti e determinati per riprendere in mano la propria vita (52%). Per questi pazienti con tumore, l’imperativo è ritornare alla vita. Proprio per rispondere ai bisogni emersi dalla survey, prende il via l’edizione 2022 di Mielo-Spieghi, iniziativa all’insegna del ritorno alla vita: nuove rubriche social, progetti speciali e Mpn Tracker, un tool dedicato ai pazienti per aiutarli a conoscere e gestire la propria malattia e a rimanere attivi.

La spiegazione di Francesco Passamonti

“Le neoplasie mieloproliferative sono tumori rari che colpiscono il midollo osseo – spiega Francesco Passamonti, ordinario di Ematologia all’Università dell’Insubria di Varese e direttore Ematologia di Varese -. Possono avere un andamento lento, ma progressivo. I sintomi possono essere anche importanti, ma alcune innovazioni terapeutiche, come i farmaci inibitori di JAK2, hanno migliorato il decorso di queste malattie: ora i pazienti possono costruirsi una nuova quotidianità e darsi piccoli, grandi obiettivi di vita”.

La storia del tumore di Francesca Masi

Ritornare alla vita con un tumore, è possibile come dimostra la storia di Francesca Masi, paziente con mielofibrosi, psicologa toscana e appassionata di trekking che a luglio, a 2 anni dal trapianto, proverà a salire oltre i 4mila metri del Monte Bianco. La sua impresa sarà raccontata nella rubrica Facebook “Fino in cima” e la sua sfida diventerà quella di tutta la community di Mielo-Spieghi. “Sono un’amante della montagna – racconta Francesca Masi – da quando avevo 25 anni trascorro le mie vacanze facendo trekking. Uno dei miei desideri più grandi era riuscire a scalare il Monte Bianco. A 40 anni ho scoperto di avere la mielofibrosi e affrontarla non è stato facile. Tanti malati – come me – scalano montagne di difficoltà per superare le malattie. Ora sto bene e a luglio proverò a scalarne una reale, per sigillare questo momento e celebrare la voglia di vivere la vita”.

Occorre un corretto approccio terapeutico

Un corretto approccio terapeutico e l’alleanza medico-paziente giocano un ruolo fondamentale nell’attivazione del paziente: solo così le persone possono sentirsi coinvolte nel proprio percorso di cura e rimanere attive nella gestione della propria malattia. Proprio per aiutare i pazienti a capire il proprio livello di attivazione nei confronti della patologia è disponibile Mpn Tracker , un nuovo e intuitivo strumento online che permette il monitoraggio dei sintomi così da avere un quadro generale chiaro della malattia da condividere con il proprio ematologo di riferimento.

Le affermazioni di Alessandro Maria Vannucchi

“Oggi le innovazioni terapeutiche hanno cambiato la storia delle malattie mieloproliferative croniche ed è ora possibile conviverci attivamente, come testimonia la sfida di Francesca Masi. Si tratta di malattie poco conosciute. In questo senso – dice Alessandro Maria Vannucchi, professore ordinario di Ematologia all’Università di Firenze e direttore della Sod Ematologia Aou Careggi – il dialogo medico-paziente diventa centrale nel percorso di cura: è fondamentale affrontare con i nostri pazienti anche temi legati alla quotidianità, perché oggi la convivenza con le Mpn è possibile”.

L’opinione di Luigi Boano

“Siamo felici di vedere quanto sia cresciuta la comunità di pazienti e caregiver intorno a ‘Mielo-Spieghi’ – afferma Luigi Boano, General Manager Novartis Oncology Italia – il confronto con chi convive con le neoplasie mieloproliferative croniche è per noi di continuo stimolo per fare sempre meglio. Novartis si impegna ogni giorno per migliorare la vita dei pazienti grazie allo sviluppo di terapie innovative e di progetti di sensibilizzazione. Così, insieme, possiamo re-immaginare la medicina e il futuro delle persone con queste patologie”.

About Claudia Atzori

Sono Claudia Atzori. Sono nata nel 1997 e ho la passione per il disegno, la pittura e l'architettura.

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