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Nuova rete escursionistica da 65 km sul monte Ortobene

Il monte Ortobene, fiore all’occhiello per ambiente e paesaggio della città di Nuoro, diventerà un punto prezioso per bikers, escursionisti, guide turistiche e diventerà un attratore per lo sviluppo del territorio.

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Soddu, insieme all’Agenzia Forestas e all’apporto tecnico del cartografo Matteo Cara, lavora alla realizzazione di una nuova rete sentieristica di 65 chilometri: alcuni tratti saranno esclusivamente pedonali, altri solo per biciclette, altri ancora misti, ma tutti dotati della cartellonistica prevista dalla legge regionale per la Rete escursionistica della Sardegna.

Il progetto, reso possibile dalla recente approvazione del piano della viabilità della Zona di protezione speciale (Zps) della Regione, sarà discusso a breve dall’apposita commissione e dal Consiglio comunale, dopo l’incontro voluto dall’amministrazione con il direttore del Servizio territoriale di Forestas, Salvatore Mele, e tutti i portatori di interesse con i loro suggerimenti.

“Si tratta di una infrastruttura che riguarda bikers ed escursionisti che è già stata realizzata negli ultimi due anni e mezzo dall’Agenzia Forestas nel contesto ambientale di pregio del monte Ortobene, e per questa ragione classificato come Zona di Protezione speciale – spiega il direttore Mele – Il progetto interessa il massiccio del monte Ortobene più la foresta demaniale regionale di Jacupiu che è a valle di Marreri, una zona che diventerà un grande attrattore turistico ambientale con ulteriori potenzialità di valorizzazione”.

Entusiasta della nuova rete sentieristica il sindaco Soddu, che punta a rimettere al centro del dibattito l’istituzione del parco del Gennargentu, abbandonata dal territorio qualche decennio fa: “L’Ortobene rappresenta il futuro di Nuoro e del territorio, per cui portiamo avanti un’idea di sviluppo nel rispetto dell’ integrità naturale e della sostenibilità ambientale – spiega – Il monte è un’opportunità per il turismo, un diamante che stiamo togliendo dal cassetto e che vogliamo salvaguardare nell’interesse non solo della città ma di tutto il territorio.

Da Nuoro – chiarisce – si può rilanciare la discussione su un tema che è stato abbandonato e cioè l’istituzione del Parco del Gennargentu”.

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