Primi esperimenti nella coltivazione della verdura in ambiente domestico. Ottimi risultati con zafferano, lattuga e pomodoro. Il progetto sviluppato da Enea.
Un sistema innovativo, sostenibile e low-cost per coltivare verdure, senza uso di pesticidi, in casa grazie a illuminazione di precisione, ventilazione mirata e uso minimo d’acqua. Lo stanno sperimentando i ricercatori Enea impegnati in attività del settore della coltivazione non convenzionale presso i laboratori della Divisione Biotecnologie e Agroindustria.
Il dispositivo si presenta come un semplice scaffale mobile di dimensioni adatte ad alloggiare la piante da coltivare. Al suo interno è presente un sistema di illuminazione basato su Led che forniscono alle piante luce nello spettro utile alla fotosintesi. Un’illuminazione di ultima generazione, abbinato alla ventilazione e all’utilizzo di terreno, terriccio, compost, permette di compiere in ambienti domestici un ciclo completo di produzione di verdure. I primi esperimenti hanno riguardato un ciclo completo di zafferano e si stanno conducendo prove anche per lattuga e pomodoro.
“Il sistema è un vero e proprio downgrade del Microcosmo. Si tratta del primo simulatore di campo hi-tech destinato alla ricerca scientifica mai realizzato in Italia per la coltivazione di piante al chiuso. Rispetto a Microcosmo questo dispositivo è più semplice – spiega Luigi d’Aquino, ricercatore Enea del Laboratorio Bioprodotti e Bioprocessi – consente di coltivare al chiuso anche in ambienti domestici con buone rese produttive”.
Il ricercatore
Luigi d’Aquino è laureato in Scienze Agrarie nel 1990. Successivamente ha conseguito il dottorato di ricerca in Patologia Vegetale nel 1994 presso l’Università di Napoli Federico II. Agronomo con lunga esperienza nella gestione dei sistemi agricoli e naturali e del territorio, consulente di soggetti pubblici e privati, dal 1998 è Ricercatore presso l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).
Autore di numerose pubblicazioni scientifiche su temi di agroecologia nonché di pubblicazioni sul rapporto tra agricoltura e paesaggio culturale. Inventore di riferimento del brevetto internazionale “Microcosmo per allevare piante”, che rappresenta un’attrezzatura innovativa per la ricerca avanzata in ecologia ed agroecologia vegetale.