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Gli argenti e gli argentieri di Sant’Eulalia

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Gli argenti e gli argentieri di Sant'Eulalia
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Ci troviamo a parlare del sito archeologico di Sant’Eulalia, nel quartiere della Marina di Cagliari, gli argenti e gli argentieri. Ad accompagnarci in questo discorso è la prof.ssa Alessandra Pasolini. 

L’argento è un metallo prezioso, espressione del lusso di una vita sontuosa delle classi più abbienti. Ha una funzione religiosa, ma ha anche una d’uso profano. Questo materiale era estratto direttamente in Sardegna, nelle miniere dell’iglesiente.

Questo materiale serviva per battere moneta, soprattutto dai pisani. Oltre alle miniere dell’iglesiente c’era la località della Nurra, che serviva per la produzione di Alghero e di Sassari. Le città autorizzate alla produzione dell’argento erano poche, tra le quali quelle regie dell’isola Sassari, Cagliari, Iglesias ed il territorio del giudicato d’Arborea.

Il secolo d’oro della produzione sarda è quello del Cinquecento, perché c’è la transizione dalle formule tardo gotiche a quelle rinascimentali. Ancora per i primi decenni del Seicento questo è ancora molto evidente.

La bottega degli argentieri e degli orafi aveva la struttura di una bottega medievale, con un maestro ed al seguito dei collaboratori, ma anche dei garzoni denominati apprendisti i quali venivano “incartati”, cioè facevano un contratto che gli obbligava a lavorare per il padrone sia in bottega che in casa in cambio gli veniva insegnato il mestiere ed avevano anche vitto ed alloggio.

Parlando di Cagliari, le botteghe erano situate nella zona di Castello, perché nel medioevo non si poteva portare fuori dalle mura un’attività così importante e redditizia. Quindi i gioiellieri, gli orefici e gli argentieri operavano tutti all’interno delle mura di Castello. Da una certa data era permesso andare anche al di fuori, nelle altre appendici della città di Cagliari. La zona in cui si concentravano maggiormente le botteghe era nell’attuale Via Mazzini.

Approfondiamo il discorso

Normalmente la bottega tardo medievale era al piano terra e probabilmente l’abitazione dell’artigiano era al piano superiore. Il quartiere della Marina era ricco di botteghe artigiane, numerose attività, sappiamo che in questo quartiere viveva il più importante argentiere cagliaritano del Cinquecento: Giovanni Mameli. Viveva la vita del quartiere ed ebbe tanti lavori, rapporti fiduciari con l’arcivescovo di Cagliari, che operò in varie parrocchie. A lui si deve un’opera straordinaria che sono le anfore oleari di Cagliari, modello di riferimento per quelle d’altri luoghi. Nel museo di Sant’Eulalia si conservano delle sue opere.

Le opere realizzate con maggior frequenza nelle botteghe artigiane sono varie, producevano sia per gli ecclesiastici, ma anche per un pubblico di privati cittadini, quindi nobili ed abbienti mercanti.

Stabilire i prezzi di questi oggetti reperibili da contratti conservati all’interno degli atti notarili, ci ricordano quanto venivano pagati, però il prezzo varia, per esempio la croce d’argento realizzata da Giovanni Mameli nel 1576 per i sindaci del quartiere della Marina, si conserva nel museo di Sant’Eulalia costò 300 lire.

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Argenti situati nel Museo del Tesoro

L’argento poteva essere riutilizzato e dietro poteva esserci un commercio illecito d’argento e degli imbrogli della produzione. Era facile sfuggire all’amministrazione dei preposti, l’amministrazione cittadina aveva un “marcador d’argent”, una persona incaricata a vita. Con l’incarico di controllare la qualità del metallo, dal 1328 Alfonso d’Aragona prevede che le città sarde autorizzate potessero lavorare l’argento, con una lega non inferiore a 916. Solo con una lega del genere si poteva utilizzare il marchio civico di garanzia territoriale della produzione d’argento.

Gli argenti sardi si differenziano dagli altri per questioni tecniche e di stile, qualcuno riesce a distinguerlo dall’odore per la presenza del piombo, dal colore, dal modo di lavorare tecnicamente gli argenti e per gli stili con un’attenzione alla sobrietà formale ed alla caratterizzazione sobria e poca ridondanza decorativa.

About Ale Laconi

Mi presento, sono una ragazza che studia all'università di Cagliari in 'beni culturali'. Appassionata sin dalle superiori alla storia dell'arte, portandomi ad intraprendere questo percorso di studi. Nel tempo libero mi piace viaggiare con la mia macchina fotografica, immortalando ciò che mi colpisce, a partire dai paesaggi, persone e tutto quello che mi ispiri arte. Mi piacerebbe trasformare una delle mie passioni in un lavoro futuro.

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