“Innovazioni Sartoriali” è il progetto scelto dalla Fondazione Territorio Italia
Si chiama “Innovazioni Sartoriali”, il progetto scelto dalla Fondazione Territorio Italia per la Giornata mondiale della creatività e dell’innovazione. Concedere una seconda chance di vita a chi rischia l’emarginazione è il senso di “Innovazioni Sartoriali” che in occasione della Giornata mondiale della Creatività e dell’Innovazione assume maggiore rilevanza. Soprattutto perché coniuga l’innovazione dell’industria creativa con lo sviluppo sociale e del cosiddetto “green jobs“. Una particolare attenzione è rivolta alla formazione femminile. Proprio le donne che provengono da situazioni di fragilità hanno trasformato tessuti non più utilizzabili in produzioni ad alto valore etico e rinnovabile attualmente in commercio.
“Green jobs”
Tessuti da riassemblare, ricucire, reinventare per sostenere i “green jobs“, nella consapevolezza che il capitale creativo è il bene più prezioso dell’umanità. Con un occhio alla sviluppo sociale e di pari opportunità, dove le donne fragili, vittime di violenza fisica, psicologica ed economica diventano protagoniste di progetti del talento e della fantasia.
La Fondazione ha finanziato i corsi e i laboratori per la trasmissione di competenze e saperi, compresi quelli digitali fino al prodotto finale. Il progetto si è svolto sotto il coordinamento di Luciana Delle Donne, fondatrice dell’associazione “Made in Carcere”. Si è potuto realizzare grazie alla collaborazione con Industrie Tessili di Prato e con Green Heroes, la rete di eccellenze del Made in Italy fondata da Kyoto Club.
Packaging per privati e aziende
Dagli scarti tessili fatti con polimeri della plastica si producono ed entrano in commercio dalla giornata odierna packaging per privati e aziende. Imballaggi antiurto per il settore di conservazione degli alimenti in contenitori di vetro. Inoltre articoli per la pet care come materassini e sotto-ciotola igienici antiscivolamento e tanto altro. Mentre con i biotessili isolanti termici rinnovabili e compostabili realizzati con scarti di canapa e sughero si producono ante per mobili al posto di legno plastica. Cosa che permette un risparmio del 99% di materie prime, tappeti isolanti termici, tappetini yoga. Elementi che diventano serbatoi di CO2, naturalmente antimicrobici disinquinanti e purificanti dell’aria. Tutti prodotti resistenti oltre 50 anni che a fine ciclo vita diventano terra fertile.