Massimo Temussi (Autorità di gestione del FESR sardegna): “un’occasione per far conoscere meccanismi e strumenti ancora poco conosciuti dai cittadini. Non solo una festa ma un momento di riflessione e di informazione rivolto alle nuove generazioni per essere protagoniste del cambiamento”.
Un festival diffuso in cinque capoluoghi dell’isola per coinvolgere i cittadini e far conoscere i progetti finanziati dall’Unione europea, che concorrono a migliorare la vita quotidiana dei sardi. Cinque città con epicentro la Manifattura Tabacchi di Cagliari che ospiterà talk, quiz, musica, sport, dibattiti e altre iniziative. È quanto ha messo in campo l’Autorità di gestione del POR FESR Sardegna – Centro Regionale di Programmazione in occasione della Giornata dell’Europa che si celebra il 9 maggio di ogni anno, data che segna l’anniversario della storica dichiarazione in cui l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman espose l’idea di una nuova forma di collaborazione politica in Europa, che avrebbe reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. Una data che, per evidenti ragioni legate al conflitto in corso da oltre due mesi in Ucraina, assume un particolare significato.
“Sappiamo ancora molto poco dell’Europa, dei suoi meccanismi e degli strumenti messi a disposizione a favore di cittadini e imprese. La Giornata dell’Europa – evidenzia Massimo Temussi, Autorità di Gestione del FESR Sardegna – deve essere vissuta, pertanto, non semplicemente come una festa ma anche come un momento di riflessione e di informazione su quanta Europa c’è intorno a noi. Per questo ci rivolgiamo prima di tutto alle giovani generazioni con un coinvolgimento diretto delle scuole della Sardegna che saranno le protagoniste degli eventi organizzati a Cagliari, Sassari, Olbia, Oristano e Nuoro. Nell’Anno Europeo dei Giovani, – continua Temussi – la Giornata dell’Europa intende inoltre valorizzare l’importanza della gioventù europea nella costruzione di un futuro migliore: più verde, più inclusivo e più digitale”.
Temussi si sofferma, poi, su un aspetto di forte criticità: “I fondi strutturali europei rappresentano una grande opportunità ma ci sono ancora troppi tecnicismi ostili che ne rendono impossibile la comprensione se non a un ristretto gruppo di addetti ai lavori. Tecnicismi che impediscono a cittadini e alle imprese, spesso di piccole dimensioni, di capire la portata delle misure e degli strumenti che l’Europa mette a disposizione. Si tratta di un ostacolo non di secondo conto perché, di fatto, impedisce alle nuove generazioni di entrare in contatto con opportunità che possono realmente cambiare le cose. In questo, senso la Giornata dell’Europa – conclude Massimo Temussi – rappresenta un’opportunità per i ragazzi e le ragazze che possono essere, grazie agli strumenti messi in campo dai fondi europei, i veri protagonisti del cambiamento”.
La Giornata dell’Europa sarà seguita il 9 maggio con continui aggiornamenti sui canali social del FESR Sardegna e con una diretta video sulla pagina Facebook @PORFESRSardegna. Hashtag ufficiali dell’evento sono #europeday e #europedaysardegna
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA DELL’EUROPA: https://www.europedaysardegna.it/