Tante risate e applausi a scena aperta con standing ovation finale per Geppi Cucciari
Protagonista di “Perfetta”, intrigante monologo al femminile con testi e regia di Mattia Torre, uno degli autori più interessanti del panorama italiano; rematuramente scomparso nel 2019 (al suo attivo film e serie tv e programmi di successo, da “Boris” (la serie e il film), a “Parla con me” di Serena Dandini, “Dov’è Mario?” con Corrado Guzzanti e “La linea verticale”). In tournée nell’Isola sotto le insegne della della Stagione di Prosa 2021-2022.
La stagione di Prosa 21-22 è stata organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e dei Comuni aderenti al Circuito e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Una pièce originale che racconta con (auto)ironia e lucidità la vita di una moderna eroina; una donna in carriera capace di conciliare le esigenze e gli impegni familiari e sociali, nel duplice ruolo di moglie e madre. In cartellone lo scorso giovedì 5 maggio alle 21 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania (evento fuori abbonamento; realizzato in collaborazione con Cinedigtal) e da venerdì 6 fino a domenica 8 maggio al Teatro Massimo di Cagliari (ultime repliche sabato 7 maggio alle 20.30 e domenica 8 maggio alle 19); dove chiude in bellezza la rassegna trasversa “Pezzi Unici” 2022.
Un viaggio nell’animo femminile
Viaggio tra le molteplici sfaccettature dell’animo femminile, tra le sottili variazioni dell’umore e i cambiamenti fisici legati al ciclo mestruale; le piccole e grandi tragedie del quotidiano e i delicati equilibri della vita di coppia e della sfera degli affetti, tra tenerezza e responsabilità, tra preoccupazioni e preziosi istanti di felicità. Sullo sfondo un paesaggio urbano che sembra mutare a seconda dei pensieri e delle emozioni della protagonista; come il suo modo di affrontare le difficoltà e gli imprevisti, i ritmi giornalieri apparentemente sempre uguali eppure suscettibili di infinite mutazioni. Specialmente per un’abile e ambiziosa venditrice di automobili, che deve provare ad anticipare se non “indirizzare” i gusti dei clienti; in un ambito governato dalle regole del mercato, tra l’uscita di nuovi modelli, e l’“oggetto del desiderio” corrispondente a differenti esigenze.
I talenti di Cucciari e di Torre
La vis comica e il talento istrionico di Geppi Cucciari per un’intensa prova d’attrice; tra toni umoristici e grotteschi e altri più intimistici e drammatici, che corrispondono alla personalità complessa di una donna emancipata, consapevole e attenta alla realtà che la circonda. In una sorta di diario che si snoda per quattro martedì. La cronaca di quattro giornate “emblematiche” delle diverse fasi del ciclo, tra momenti di stanchezza e vere e proprie esplosioni di energia; da cui emerge la consapevolezza della propria fragilità ma anche della propria forza, delle proprie capacità professionali. La protagonista si mette a nudo; concedendosi idealmente uno spazio di riflessione sui dilemmi e i dubbi personali, sulle questioni cruciali dell’esistenza e perfino sugli aspetti più frivoli e superficiali; ponendo l’accendo, attraverso la scrittura evocativa e sapiente di Mattia Torre, su un tema quasi tabù come le mestruazioni. Tema che resta spesso ai margini.
“Perfetta”
Una produzione di ITC2000 (Distribuzione Terry Chegia / Gestione e organizzazione spettacoli) impreziosita dalle evocative musiche originali di Paolo Fresu e dall’eleganza degli abiti di scena dello stilista Antonio Marras – propone un affascinante viaggio nella mente di una donna moderna, coraggiosa e determinata, con una visione a tratti quasi “romantica” ma non priva di cinismo che giorno dopo giorno lotta per affermarsi nel mondo, mantenendosi fedele alle sue idee e ai suoi principi, senza tradire le aspettative proprie e altrui: un testo coinvolgente e attualissimo dove Mattia Torre «cerca di trattare con umiltà» e immediatezza un argomento «di cui gli uomini sanno pochissimo; un monologo nel quale trovano spazio sferzate di comicità e satira di costume, ma anche riflessioni più amare e profonde – si legge nelle note di presentazione – in un delicato tentativo di consapevolezza e di empowerment femminile di cui sembra esserci un grande bisogno nel nostro tempo».