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Alluminio, riciclato il 67,5% dell’immesso sul mercato

Con 52.900 tonnellate di imballaggi in alluminio riciclate nel 2021; pari al 67,5% delle complessive 78.400 tonnellate immesse sul mercato, cui vanno aggiunte 3.700 tonnellate di imballaggio sottile destinato alla termovalorizzazione; l’Italia si conferma anche per il 2021 tra le eccellenze a livello europeo per quantità di alluminio riciclato prodotto.

Questi i numeri principali presentati all’assemblea annuale delle 250 imprese consorziate a Cial – Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio tenutasi a Milano lo scorso 6 maggio. Il risultato, vitale per un Paese la cui produzione di alluminio si basa al 100% sul riciclo; ha consentito di evitare emissioni serra pari a 371mila tonnellate di CO2 e risparmiare energia per oltre 159mila tonnellate equivalenti di petrolio; reso possibile grazie all’azione combinata di istituzioni, imprese, operatori, cittadini e comuni. In particolare, sono oggi 5.638 i Comuni e circa 47 milioni i cittadini attivi nella raccolta differenziata dell’alluminio con cui Cial collabora, nell’ambito dell’Accordo Quadro Anci-Conai, su tutto il territorio nazionale. Numeri che hanno consentito di mantenere il trend positivo della raccolta differenziata gestita dal Consorzio negli ultimi anni, con un incremento, nel 2021, sia dell’immesso (+11,4%) sia delle quantità riciclate (+11,6%).

“Il nostro Paese – ha commentato il presidente di Cial, Carmine Bruno Rea – con un tasso di riciclo del 67,5%, in linea con i valori degli ultimi anni, non solo ha da tempo raggiunto e superato gli obiettivi al 2025 e al 2030, ma si colloca ai primi posti in Europa con quasi 10 punti percentuali sopra la media degli altri paesi.

Si tratta di un risultato molto importante che denota la validità e l’efficacia del sistema nazionale di gestione dei rifiuti di imballaggio basato su una solida e consolidata collaborazione tra pubblico e privato. Uno degli strumenti, infatti, più importanti e che hanno garantito che il sistema funzionasse con successo, efficienza ed efficacia è l’Accordo Quadro Anci-Conai-Cial, con risultati e performance crescenti e in linea con i migliori standard europei”.

“Nel 2021 il nostro Consorzio, in base all’accordo quadro Anci-Conai-Cial e a un sistema premiante della qualità, modulato sull’andamento del mercato dell’alluminio – ha concluso Rea – ha riconosciuto ai comuni italiani convenzionati con Cial circa 11 milioni di euro”.

L‘assemblea di Cial ha poi approvato il Bilancio 2021 e ha nominato il nuovo Cda per il prossimo triennio. Il Cda, composto da 9 membri, in rappresentanza delle categorie dei produttori di materiale di imballaggi; dei produttori di imballaggio; degli utilizzatori di imballaggio e dei recuperatori; si è riunito al termine dell’assemblea e ha confermato, all’unanimità, Carmine Bruno Rea del Gruppo Laminazione Sottile alla presidenza di Cial.

Da giugno 2017, Carmine Bruno Rea è anche presidente di Eafa, European Aluminium Foil Association. Nominato, inoltre, alla vicepresidenza, Francesco Bove, Group Chief Operating Officer di Guala Closures Group, azienda attiva nella produzione di chiusure in alluminio, e chairman di Aluminium Closures Group. Fanno parte del nuovo Cda anche Alberto De Matthaeis di Carcano Antonio Spa; Laura Basile di Novelis Italia Spa; Luca Nasi di Crown Commercial Italy srl; Claudio Ruffoni di Ball Beverage Packaging Italia srl; Giulia Miceli di Coca Cola Hbc Italia srl; Marco Ravagnani e Alessandro Della Valle espressione della categoria recuperatori. Leggero, per niente inquinante, riciclabile al 100% e per infinite volte.

Robusto ma duttile, resistente ma malleabile. L’alluminio è oggi utilizzato per la produzione di svariate tipologie di packaging/imballaggi utili per contenere, proteggere e conservare prodotti alimentari e di altra natura: lattine per bevande; scatolette e vaschette per alimenti; fogli sottili; bombolette spray; tubetti; tappi e chiusure.

Tutti questi materiali, dopo aver svolto la propria funzione possono facilmente essere trasformati in nuovo alluminio pronto a essere (ri)utilizzato per realizzare, a costi ambientali particolarmente bassi, numerosissimi prodotti di lunga durata. Basti pensare che oggi, il 75% di tutto l’alluminio da sempre prodotto nel mondo è ancora in uso.

About Alessia Porcu

Studentessa di Lingue e Comunicazione all'Università di Cagliari. Appassionata di fotografia.