Dal museo del Costume di Nuoro al resto dell’Isola, grazie alle nuove tecnologie.
Un nuovo progetto musicale. Si chiama Esperienze Sonore il progetto interamente dedicato alla conoscenza e valorizzazione degli strumenti musicali della tradizione sarda. Un viaggio alla scoperta della cultura musicale dell’isola, attraverso le nuove tecnologie. Il progetto è stato pensato e proposto attraverso due azioni.
Il primo obiettivo è quello di migliorare la fruizione della collezione di strumenti musicali del Museo del Costume di Nuoro, gestito dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE). Questo sarà possibile grazie a un percorso creato con strumenti tecnologici e multimediali, attivabili attraverso un QR Code, che porteranno il visitatore a comprendere gli strumenti musicali, il loro funzionamento, il contesto nel quale vengono utilizzati e i territori di maggiore diffusione.
In seconda battuta, il progetto Esperienze Sonore, vuole portare i suoni dell’isola nelle principali città della Sardegna, con l’importante coinvolgimento degli studenti delle scuole e delle Università. Questo attraverso una mostra itinerante.
Esperienze Sonore
Il progetto nasce dall’idea della società Produzioni Sardegna s.r.l. . Realizzato grazie al sostegno della Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito del bando ‘Culture Lab’ per lo sviluppo di progetti culturali innovativi (POR FESR 2014-2020).
Responsabile scientifico del progetto è Marco Lutzu. Lutzu è docente di etnomusicologia presso l’Università di Cagliari. Ha una vasta esperienza nel campo della progettazione di percorsi museali dedicati alla musica e alla poesia sarda di tradizione orale. Tra questi possiamo citare il Museo Multimediale del Canto a Tenore di Bitti. Ma anche il Museo degli Strumenti Popolari della Sardegna di Pula.
Esperienze Sonore è stato presentato questa mattina martedì 10 maggio. Questo nel corso di una conferenza stampa, al Museo Etnografico Regionale, Collezione Luigi Cocco (Cittadella dei Musei, Piazza Arsenale 1, Cagliari).
Diversi gli interventi. Hanno infatti partecipato Ottavio Nieddu – referente del progetto, Marco Lutzu, Marcello Mele, Diego Pani e Ignazio Macchiarella, etnomusicologo dell’Università di Cagliari.
Le parole dei protagonisti
Così Marco Lutzu, responsabile scientifico del progetto. “Gli strumenti musicali sono degli oggetti particolari. Sono esposti in un museo e possono essere osservati, ma la loro funzione principale è quella di produrre suono. Grazie alle nuove tecnologie possiamo finalmente valorizzarli, consentendo così al visitatore della mostra di accedere a contenuti multimediale per ascoltarli e osservarli nei contesti festivi e rituali in cui ancora oggi, in Sardegna, vivono”.
Le parole invece di Marcello Mele, direttore generale dell’ISRE. “Sono molto felice e soddisfatto per la collaborazione che c’è stata tra le varie professionalità coinvolte in questo progetto. L’Isre ha così potuto costruire un ennesimo pezzo, all’interno del suo universo di attività dedicate allo studio della vita culturale della Sardegna. Ovviamente, non poteva mancare un nutrito interesse per la musica. La complessità e la ricchezza dei diversi contesti musicali dell’isola, non sono solo quelli relativi alla musica di tradizione orale, ma anche quelli popular. Sono l’anima di un immenso patrimonio a cui l’Istituto Superiore Regionale Etnografico non può che essere legato indissolubilmente. Proprio all’attenzione dell’Istituto verso le musiche di tradizione orale si lega infatti la collezione di strumenti musicali tradizionali. Una collezione tuttora conservata ed esposta presso il Museo etnografico in Via Mereu a Nuoro. Pensate, è composta da 208 strumenti musicali diversi”.
Così Diego Pani – referente etnomusicologo ISRE. “Questo progetto vuole valorizzare un grande patrimonio di strumenti musicali. Un patrimonio sonoro vivo, connesso alla vita e al tessuto sociale culturale di ieri e di oggi della Sardegna. La tecnologia ci consente di dare larga diffusione a queste preziosità.”
Le tappe della mostra
Si parte dunque da Cagliari. Il pomeriggio del 10 maggio è infatti prevista la visita guidata per gli studenti dell’Università di Cagliari. Sarà presente a introdurre il prof. Ignazio Macchiarella, direttore del Laboratorio Interdisciplinare sulla Muscia dell’Università di Cagliari. Insieme a lui Ottavio Nieddu coordinatore del progetto per Produzioni Srl, e Marco Lutzu.
A seguire, diversi appuntamenti con gli studenti sardi.
13 maggio Università degli Studi di Sassari. 17 maggio Liceo Ginnasio Statale Luigi Asproni di Nuoro. 20 maggio Istituto Salesiano Don Bosco di Cagliari. 31 maggio Istituto di Istruzione Superiore S.A. De Castro di Oristano.
Le installazioni interattive della mostra
Il percorso di Esperienze Sonore si articola in quattro installazioni interattive. Queste consentono al visitatore di approfondire la conoscenza delle caratteristiche organologiche, le musiche, la storia, le occasioni, le funzioni e i contesti d’uso dei più importanti strumenti musicali della Sardegna.
Virtual Tour. Tramite un controller collegato a un grande schermo il visitatore può muoversi virtualmente tra le teche del Museo del Costume di Nuoro, selezionare uno degli strumenti musicali esposti e accedere alla relativa scheda di approfondimento contenente testi, fotografie e video esplicativi.
Realtà immersiva. Indossando un visore di realtà virtuale il visitatore si trova immerso nei diversi contesti in cui gli strumenti musicali sono i protagonisti. Dalla processione accompagnata al suono delle launeddas, all’uscita dei Mamutones di Mamoiada, dai balli con l’organetto alla discesa dei tamburi di Gavoi il Giovedì Grasso.
Launeddas virtuali. Si potrà utilizzare anche un simulatore di launeddas. Attraverso esso il visitatore, tramite una serie di esercizi di difficoltà crescente, arriverà ad apprendere i primi rudimenti dello strumento giocando e divertendosi.
Cartoline dalla Sardegna. Un viaggio musicale alla scoperta delle bellezze naturali, artistiche e culturali dell’isola. Accompagnato dal suono degli strumenti che maggiormente caratterizzano i diversi territori dell’isola.
Gli operatori turistici
Esperienze Sonore è un progetto destinato anche agli operatori turistici. Questi potranno beneficiarne per presentare ai visitatori dell’isola una parte importante della cultura sarda legata alla musica e ai suoi strumenti più tipici.
Anche per questo motivo la mostra è interamente proposta in tre lingue: italiano, sardo e inglese. Agli operatori turistici sono dedicati quattro incontri on line per presentare il progetto.
Esperienze Sonore è un progetto per la cui realizzazione sono stati coinvolti professionisti specializzati nel campo della divulgazione scientifica, tecnologia informatica, etnomusicologia, produzione audiovisiva, grafica e comunicazione.
E’ stato finanziato attraverso il bando CultureLab della Regione Sardegna.