Sabato 14 maggio a Cagliari il festival Echi lontani ritorna nella Chiesa di Santa Maria del Monte che ospiterà il concerto dal titolo “Páthos & Ethos” – Intorno agli Affetti”.
Protagonista della serata sarà l’Ensemble Aurora, tra i pionieri in Italia della musica antica, grazie al lavoro di studio concentrato soprattutto sul repertorio italiano del Seicento e del Settecento.
Formato da Marcello Gatti (traversiere), Enrico Gatti (violino), Elena Bianchi (fagotto), Guido Morini (clavicembalo) l’Ensemble Aurora proporrà un programma ispirato ai principi dell’antica retorica greca, con una serie di brani molto vari e diversificati per carattere, atmosfera e – come dicevano gli antichi – “affetto”, andando dalla leggerezza giocosa degli allegri di J. Fr. Fasch alla severa compostezza della trascrizione dalla triosonata BVW 525 per organo di J. S. Bach, passando per l’abile scrittura strumentale di G. F. Haendel, G. Ph. Telemann e J. J. C. de Mondonville.
Scritte tutte in stile italiano nella prima metà del Settecento, queste sonate sono accomunate dal dialogo tra flauto traverso e violino, un dialogo a volte alla pari, in altri momenti a vantaggio di uno strumento sull’altro, grazie ad una scrittura che sfrutta e mette in luce le peculiarità di ciascuno. Tra i due si inserisce il fagotto, che alterna il ruolo di strumento di basso continuo insieme al clavicembalo a vivaci episodi concertanti in cui il dialogo si apre ad una conversazione più ampia e colorita
Biglietti per il festival: intero 7 euro, ridotto (diversamente abili, studenti, under 14 e over 65) 5 euro.
Prenotazioni: 347 4384788 oppure biglietteria@echilontani.org.
Informazioni: echilontani.org; Fb: Echi lontani- Cagliari; Instagram: Echi lontani.
Il festival Echi lontani è realizzato con il contributo di: Regione autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, Fondazione di Sardegna.
In collaborazione con: Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, Ordine dei cavalieri di Malta.
Con il patrocinio della Città metropolitana di Cagliari e del Conservatorio “G. P. da Palestrina”.
Ensemble Aurora
Ispiratosi a Eos, la “dea dalle rosee dita”; Enrico Gatti ha fondato nel 1986 l’Ensemble “Aurora” insieme ad altri artisti appassionati dallo studio e dall’interpretazione del patrimonio musicale anteriore al 1800; con particolare riferimento a quello italiano.
Ciascuno dei musicisti dell’ensemble ha alle sue spalle un attento lavoro di ricerca personale, ed ha perfezionato e qualificato la sua preparazione presso le più prestigiose scuole europee quali il Conservatorio Reale dell’Aja, la Schola Cantorum di Basilea, il Conservatorio di Amsterdam, il Conservatorio di Ginevra, il Mozarteum di Salisburgo, il Conservatorio Superiore di Parigi.
In un’epoca in cui le sonorità della musica antica hanno acquistato una fisionomia sempre più nervosa e ritmata; l’Ensemble Aurora ha basato la ricerca della propria emissione sonora sulla caratteristica più costante dell’estetica sei-settecentesca: l’imitazione della natura, e quindi della voce umana, con le sue dinamiche, pronunce ed articolazioni.
Su questa base l’impiego di strumenti originali ed un loro adeguato uso in relazione al repertorio affrontato non viene concepito come un fine; bensì come un mezzo prezioso soprattutto per il recupero della tradizione italiana, contraddistinta infatti da quella nobiltà e raffinatezza che solo un equilibrio fra rigorosa preparazione e fantasia interpretativa permette.
L’Ensemble Aurora ha inciso per Tactus, Symphonia, Arcana e Glossa, con cui ha realizzato varie prime registrazioni mondiali. Fra gli altri riconoscimenti; per due volte è stato insignito del Premio Internazionale del disco “Antonio Vivaldi” per le migliori incisioni di musica strumentale italiana del 1993 e del 1998; l’integrale dell’op.III di Corelli ha ricevuto il “diapason d’or de l’année” 1998, e quella dell’op.IV il “Preis der Deutschen Schallplattenkritik” 2013.