Dal 21 maggio al 04 giugno 2022 Nell’incantevole paesaggio di Poggio dei Pini, va in scena la seconda edizione del festival “Passeggiate Teatrali”, organizzato da Anfiteatro sud per il Piccolo Teatro dei Ciliegi negli spazi all’aperto del parco XXII Ottobre e zone limitrofe, a Poggio dei Pini, Capoterra.
dopo il Consolidato festival Capoterra Teatro, che negli anni ha intrattenuto e offerto stimoli culturali a un pubblico vasto e variegato, la compagnia dopo la difficile parentesi pandemica decide di tornare al teatro con il secondo festival di primavera, le “PASSEGGIATE TEATRALI”.
Con questo festival desideriamo tornare a vivere la Natura e la Cultura, nelle incantevoli bellezze paesaggistiche di Capoterra e di Poggio dei Pini. Con l’occasione parleremo dell’importanza del concetto di sostenibilità ambientale che è entrato solo di recente a far parte del nostro vocabolario comune.
Questo è un riferimento alle condizioni biofisiche della Terra e all’uso che viene fatto delle sue risorse.
Per la maggior parte della sua storia, l’essere umano ha sfruttato le risorse terrestri senza preoccuparsi delle conseguenze. Ma la sostenibilità ambientale vuole cambiare questo modus operandi con un nuovo modello di sviluppo, ma d’ora in avanti, per non subire gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, bisogna crescere in modo sostenibile. Di questo e altro ancora chiacchiereremo con il nostro pubblico durante gli appuntamenti di teatro.
Il festival ideato da Susanna Mameli direttrice artistica di Anfiteatro Sud, si snoda attraverso sette appuntamenti di spettacolo.
Gli appuntamenti del festival “Passeggiate Teatrali”
– Sabato 21 maggio alle ore 19.00 – nel Parco XXII Ottobre gusteremo un nostro spettacolo molto gradito al pubblico ospitato in vari teatri di tutta Italia, “Volevi dirti che…”, Finalista Premio Nazionale Lago Gerundo 2016 ,Finalista al premio Nazionale CTAS Oltreprola – 2014.
Scritto e diretto da Susanna Mameli, con Marta Proietti Orzella Francesco Civile.
La storia di Maria, è una storia come tante disperse nell’universo della quotidianità.
Maria è una donna trasparente, che non disturba e non crea ombra a nessuno, tuttavia per vivere è costretta a fare scelte difficili, scelte complicate che somigliano a un salto nel vuoto, ma un salto nel vuoto senza ali e senza protezioni. Un salto che puoi fare solo se hai coraggio o sei disperata e vuoi fuggire dalla tua realtà che morde e ti vuole divorare, stritolare dentro l’ingranaggio della quotidianità.
Maria fugge senza ali, cieca e disperata, segue la luce che ha dentro che risplende ancor più di quella del sole. Fugge verso il sole, Dedicato a tutte le donne che seguono la luce che portano dentro.
Maria è una donna trasparente, che non disturba e non crea ombra a nessuno, tuttavia per vivere è costretta a fare scelte difficili, scelte complicate che somigliano a un salto nel vuoto, ma un salto nel vuoto senza ali e senza protezioni. Un salto che puoi fare solo se hai coraggio o sei disperata e vuoi fuggire dalla tua realtà che morde e ti vuole divorare, stritolare dentro l’ingranaggio della quotidianità.
Maria fugge senza ali, cieca e disperata, segue la luce che ha dentro che risplende ancor più di quella del sole. Fugge verso il sole, Dedicato a tutte le donne che seguono la luce che portano dentro.
Domenica 22 alle ore 19.00 la prima compagnia ospite della rassegna, il Crogiuolo con “L’olivastro e l’innesto”, adattamento e regia di Rita Atzeri dal testo di Joyce Lussu.
In scena Rita Atzeri voce narrante e Chiara Vittone all’arpa.
il recital racconta l’impegno di Joyce a favore dell’ambiente e delle donne, la sua esperienza antifascista ed il suo rapporto con Emilio Lussu.
In scena Rita Atzeri voce narrante e Chiara Vittone all’arpa.
il recital racconta l’impegno di Joyce a favore dell’ambiente e delle donne, la sua esperienza antifascista ed il suo rapporto con Emilio Lussu.
Joyce Lussu vide la Sardegna per la prima volta nel settembre del ’44, mentre ancora durava il conflitto europeo e Cagliari non aveva neppure iniziato a rinascere dalle sue rovine: una Sardegna, come dice Joyce, umiliata e immiserita dal fascismo e dalla guerra. Joyce girò quella Sardegna per conoscerla ma anche per farci – come ha raccontato in altre pagine – del lavoro politico: avendo occhio soprattutto al mondo delle donne, che bisognava far uscire dalle loro cucine e dal chiuso ruolo di casalinghe.
Sabato 28 maggio alle ore 19.00 “Dedicato a te?” storie di canzoni travisate, una nuova produzione Anfiteatro sud, di e con Ivano Cugia e Luca Manca al pianoforte
Sabato 28 maggio alle ore 19.00 “Dedicato a te?” storie di canzoni travisate, una nuova produzione Anfiteatro sud, di e con Ivano Cugia e Luca Manca al pianoforte
E se un giorno ti svegliassi e nulla fosse come hai sempre pensato?
Veramente quella canzone parlava d’amore per una donna? o era una metafora per parlare di qualcos’altro?
“Dedicato a te?” è uno spettacolo che ci farà rimettere in discussione “il vero” significato di alcune canzoni, perché non tutto è ciò che sembra .
Se nel mondo anglosassone degli anni ‘70/ ’80 grazie al manifesto “sesso, droga e rock’n’roll” certi argomenti potevano essere trattati nella musica alla luce del giorno, nell’Italia “bacchettona” di quel periodo, gli artisti subivano la mannaia della censura, così nascondevano nei versi, alle volte poetici, certi argomenti “scabrosi”
Veramente quella canzone parlava d’amore per una donna? o era una metafora per parlare di qualcos’altro?
“Dedicato a te?” è uno spettacolo che ci farà rimettere in discussione “il vero” significato di alcune canzoni, perché non tutto è ciò che sembra .
Se nel mondo anglosassone degli anni ‘70/ ’80 grazie al manifesto “sesso, droga e rock’n’roll” certi argomenti potevano essere trattati nella musica alla luce del giorno, nell’Italia “bacchettona” di quel periodo, gli artisti subivano la mannaia della censura, così nascondevano nei versi, alle volte poetici, certi argomenti “scabrosi”
Una narrazione fatta di parole, musica e canto.
Domenica 29 maggio alle ore 19.00, ospite del terzo appuntamento la compagnia Akroama, porterà in scena “Signori… Čechov” due atti unici di Anton Cechov, con la regia di Alfredo Ruscitto vedremmo in scena gli attori Emanuele Floris e Tony Negroni.
Domenica 29 maggio alle ore 19.00, ospite del terzo appuntamento la compagnia Akroama, porterà in scena “Signori… Čechov” due atti unici di Anton Cechov, con la regia di Alfredo Ruscitto vedremmo in scena gli attori Emanuele Floris e Tony Negroni.
“Tragico suo malgrado”, tradotta anche con il titolo “Tragico controvoglia”, è una breve opera teatrale di Anton Pavlovič Čechov, scritta nel 1890. Atto unico strutturato in forma di dialogo, si trasforma più spesso nel solo monologo di Tolkacov, a sottolineare il tema portante della pièce (svolto in maniera leggera), incentrata sulla mancanza di ascolto.
Il protagonista è un personaggio sconfitto, fragile, non ha la capacità di agire, si sente un fallito, è rassegnato alla caduta dei propri ideali e all’incapacità di mantenere un rapporto diretto con la realtà.
in, “i danni del tabacco” l’unico personaggio è Ivan Ivanovič Njuchin, marito di una direttrice di una scuola di musica e di un collegio femminile in cui lui rappresenta il responsabile dell’economia domestica oltre che dell’insegnamento di alcune discipline. A Njuchin la moglie dà il compito di tenere una conferenza riguardante i danni del tabacco, sebbene egli stesso sia un fumatore.
in, “i danni del tabacco” l’unico personaggio è Ivan Ivanovič Njuchin, marito di una direttrice di una scuola di musica e di un collegio femminile in cui lui rappresenta il responsabile dell’economia domestica oltre che dell’insegnamento di alcune discipline. A Njuchin la moglie dà il compito di tenere una conferenza riguardante i danni del tabacco, sebbene egli stesso sia un fumatore.
Tuttavia Njuchin, invece di trattare il tema della conferenza, approfittando del fatto che la moglie non c’è, comincia a parlare dei problemi con lei, affermando che è una donna dispotica, avara e sempre di cattivo umore. Esprime inoltre il desiderio di correre lontano da sua moglie e da una vita che definisce volgare e meschina e di voler dimenticare tutto.
Arriva addirittura a strapparsi di dosso e a calpestare il frac in cui si è sposato e in cui tiene conferenze, ma alla fine del monologo Njuchin, vedendo che la moglie è arrivata, indossa nuovamente il frac e chiede al pubblico di riferirle che la conferenza sui danni del tabacco ha avuto luogo.
Mercoledì 01 giugno alle ore 19.00 per il quarto appuntamento “A quel paese”, spettacolo insignito al Roma Fringe festival 2020 del premio miglior spirito Fringe, il testo di Francesco Civile con la collaborazione di Daniel Dwerryhouse con il quale condivide anche la regia e la messa in scena.
Mercoledì 01 giugno alle ore 19.00 per il quarto appuntamento “A quel paese”, spettacolo insignito al Roma Fringe festival 2020 del premio miglior spirito Fringe, il testo di Francesco Civile con la collaborazione di Daniel Dwerryhouse con il quale condivide anche la regia e la messa in scena.
In una grande e caotica città vive Bruno Silenti, un uomo schivo, riservato e abitudinario, la tipica persona con cui tutti inventano sempre una scusa per non berci un caffè. Insomma, non è il massimo dell’esuberanza e della simpatia, tanto che ripete quotidianamente le sue solite attività, stando sempre attento ai rischi per paura di esserne scottato. Ha una mamma molto briosa ma decisamente invadente ed ossessiva che gli telefona in continuazione e con un tempismo davvero eccezionale.
Come se non bastasse Bruno è anche innamorato, e vorrebbe spedire alla sua amata un libro di rime da lui scritte, ma per un motivo o per un altro non riesce mai a farlo. Un giorno però, durante la sua classica coda settimanale all’ufficio postale, incontra un uomo: Felice Speranza. Il nome è tutto un programma…
Giovedì 02 giugno alle ore 19.00 Anfiteatro sud propone lo spettacolo adatto ai bambini e alle famiglie “Ciuffetto Rosso” scritto e diretto da Susanna Mameli, con Francesco Civile e Federica Zucca.
Giovedì 02 giugno alle ore 19.00 Anfiteatro sud propone lo spettacolo adatto ai bambini e alle famiglie “Ciuffetto Rosso” scritto e diretto da Susanna Mameli, con Francesco Civile e Federica Zucca.
Dalla notte dei tempi, entrare nel bosco e attraversarlo è sempre stato un rito iniziatico, la metafora del passaggio dall’età infantile a quella adulta. Sinonimo di viaggi .
Se poi il bosco è fatto di querce di sughero, leccio, roverella e castagno… allora vuol dire che questa avventura si svolge in Sardegna.
Se poi il bosco è fatto di querce di sughero, leccio, roverella e castagno… allora vuol dire che questa avventura si svolge in Sardegna.
La trama
Si narra che questo sia un bosco molto antico, con pochi sentieri battuti solo da cacciatori e taglialegna. Tutti temono di avventurarsi in quei sentieri perché” un lupo enorme e dall’aspetto terrorizzante può presentarsi all’improvviso al viandante, così il bosco dorme incantato per secoli finché” non costruiranno lì accanto il mega maxi extra centro commerciale SETTE BERRETTE.
I sentieri vengono ampliati con le ruspe, e splendide aree picnic punteggiano i luoghi più selvaggi del bosco, collegati da un piccolo autobus diesel. E’ qui che Ciuffetto Rosso, e il lupo s’incontreranno, ma questa è tutta un’altra storia…. Lo spettacolo è un grande e divertente puzzle dove realtà e finzione, canzoni e musica si rincorrono senza sosta, per tratteggiare a lievi note un mondo che dobbiamo difendere e proteggere a tutti i costi.
Sabato 28 maggio alle ore 19.00 chiude il festival la seconda replica dello spettacolo “Dedicato a te?” storie di canzoni travisate, una nuova produzione Anfiteatro sud, di e con Ivano Cugia e Luca Manca al pianoforte, E se un giorno ti svegliassi e nulla fosse come hai sempre pensato?
Veramente quella canzone parlava d’amore per una donna? o era una metafora per parlare di qualcos’altro? “Dedicato a te?” è uno spettacolo che ci farà rimettere in discussione “il vero” significato di alcune canzoni, perché non tutto è ciò che sembra .
Veramente quella canzone parlava d’amore per una donna? o era una metafora per parlare di qualcos’altro? “Dedicato a te?” è uno spettacolo che ci farà rimettere in discussione “il vero” significato di alcune canzoni, perché non tutto è ciò che sembra .
Se nel mondo anglosassone degli anni ‘70/ ’80 grazie al manifesto “sesso, droga e rock’n’roll” certi argomenti potevano essere trattati nella musica alla luce del giorno, nell’italia bacchettona di quel periodo, gli artisti subivano la mannaia della censura, così si nascondevano nei versi, alle volte poetici, certi argomenti “scabrosi”
Una narrazione fatta di parole, musica e canto
Una narrazione fatta di parole, musica e canto
INFO BIGLIETTI – Si accede agli spettacoli solo con prenotazione dal sito www.anfiteatrosud.com, inviando un sms o whatsapp al 333.57.57.486 oppure chiamando il 070.47.63.361 fino le 13:30 o anfiteatrosud@gmail.com Biglietto intero € 10,00 – Bambini €5,00 – Allievi della scuola del Piccolo teatro dei Ciliegi € 5,00 – Diversamente abili € 1,00 Abbonamento a tutte cinque giornate € 40,00
L’iniziativa si svolge con il patrocinio di Regione Autonoma della Sardegna Assessorato allo Spettacolo, Mibact, e in collaborazione con il Comune di Capoterra e la Cooperativa Poggio dei Pini.