Si celebra 70/o anninvesario Associazione Arma Aeronatica
Sabato l’esibizione delle Frecce tricolori, l’evento clou del XXI Raduno nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia. Il Raduno si svolgerà ad Alghero da venerdì 20 a domenica 22 maggio con incontri, commemorazioni, sfilate e concerti.
La pattuglia acrobatica nazionale solcherà il cielo della città catalana sabato 21, a partire dalle ore 16.45, di fronte alla Torre di San Giacomo, ai Bastioni e sui lungomare Marco Polo e Cristoforo Colombo. In particolare l’esibizione delle Frecce tricolori fa parte delle celebrazioni del 70/o anniversario della fondazione dell’Associazione. Non solo anche del 79° anniversario in memoria delle vittime del bombardamento su Alghero e sull’aeroporto militare avvenuti il 17 maggio 1943.
I bombardamenti del 17 maggio 1943 ad Alghero
Il 17 maggio di 79 anni fa, la città di Alghero rimase devastata dai bombardamenti, in quella che è ricordata come la notte di San Pasquale. La notte di San Pasquale fu segnata dai lampi dei bombardamenti dei mezzi aerei inglesi. Al tempo l’evento colse nel sonno la popolazione che non aveva lasciato la città. Tutti i tetti delle case del centro storico furono colpiti. Inoltre ci fu una percentuale altissima di senza tetto che rimase tale per diversi anni. Il bilancio fu pesantissimo, il peso dei crolli causò danni alle strade e alle infrastrutture. La guerra lasciò negli anni a venire un pesante fardello di sofferenza per la città di Alghero.
L’insensata violenza di chi pianificò i raid aerei sulla Sardegna era già testimoniato dall’attacco che alcuni giorni prima aveva massacrato alcuni pescatori nella rada di Porto Conte al termine di un raid sull’aeroporto militare. Oppure che mesi prima, a Febbraio, si era inspiegabilmente scatenato sull’innocuo e inerme paesino di Gonnosfanadiga. Cosa che causò diverse decine di vittime, prevalentemente donne e bambini. Quattro giorni prima di quella notte, a Cagliari, un bombardamento notturno inglese aveva sganciato 893 bombe sul centro abitato colpendo oltre a centinaia di abitazioni, ospedali, chiese e infrastrutture civili.