Difendere l’ambiente e tutelare la biodiversità attraverso l’ecologia integrale.
In occasione della Giornata mondiale delle api del 20 maggio tornano le innovative attività di “guerrilla gardening” promosse della Comunità Laudato sì di Accumoli-Amatrice per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ecco l’iniziativa per la salvaguardia di api e ambiente.
L’iniziativa di quest’anno per la salvaguardia di api e ambiente
L’iniziativa di quest’anno si chiama Lanciamo coriandoli di fiori, e nasce con l’obiettivo di creare delle micro-oasi a salvaguardia delle api e della biodiversità.
Come verrà attuata l’iniziativa per le api e l’ambiente
Lanciando nei campi, nei prati, nei parchi o anche nei vasi sui nostri balconi dei coriandoli biodegradabili contenenti semi di fiordaliso e nigella, fiori di campo di cui le api sono ghiotte.
In questo modo si contribuirà alla tutela e alla salvaguardia delle api
In questo modo si contribuirà attivamente alla tutela e alla salvaguardia degli insetti impollinatori, come sottolinea Copagri Lazio che sostiene l’iniziativa.
L’importanza ambientale delle api nell’ambiente
Oltre al ruolo diretto nella produzione del miele, l’ape è un indicatore biologico della qualità dell’ambiente e attualmente rappresenta una delle emergenze ecologiche in corso. Il maggior produttore di miele è l’Argentina che ha ridotto del 27% le sue 75.000 tonnellate annue. In Italia nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi 200.000 alveari e 250 milioni di euro nel settore agricolo.
Le cause non identificate della morte delle api
Le api muoiono per varie cause, non sempre del tutto identificate: cause ambientali, mutamento climatico, la varroa e altri antagonisti naturali, l’uso indiscriminato dei fitofarmaci. Gli alveari si spopolano per il fenomeno del CCD (Colony Collapse Disorder). In vari paesi, i regolamenti fitosanitari e le autorizzazioni all’uso dei fitofarmaci impongono, da decenni, vincoli ai trattamenti fitoiatrici al fine di tutelare l’attività delle api e degli insetti pronubi in generale. Uno dei vincoli di maggiore ricorrenza per molti principi attivi è il divieto di eseguire trattamenti, anche non insetticidi, nel corso della fioritura.