L’intensificazione delle attività agricole; l’abbandono di ampie zone di pascolo in aree montane e umide. Queste sono le due principali tendenze che incidono sulle popolazioni di farfalle delle praterie.
Biodiversità europea sempre più a rischio. E’ quanto emerge da un dossier Eurostat sui progressi europei nello sviluppo sostenibile. Il rapporto sottolinea come per per il 63% delle specie e l’81% degli habitat, lo stato di conservazione sia “povero” e come solo una quota davvero minoritaria mostri tendenze al miglioramento (rispettivamente 6% delle specie e 9% degli habitat). La causa principale è l’aumento della pressione antropica causata dall’urbanizzazione e dall’agricoltura. Basta vedere che cosa è successo alle farfalle, considerate un ottimo indicatore di biodiversità. Secondo il report hanno subito un declino di oltre il 25% tra il 1991 e il 2018.
Un problema nato tanti anni fa
“Questo drammatico declino delle farfalle deve suonare come campanello d’allarme per la riduzione degli habitat di prateria in Europa”. Così Hans Bruyninckx già nel 2013. “Se non riusciamo a mantenere questi habitat naturali potremmo perdere molte di queste specie per sempre. Dobbiamo riconoscere l’importanza delle farfalle e degli altri insetti, in particolare per l’impollinazione che è fondamentale sia per gli ecosistemi naturali sia per l’agricoltura”.
L’intensificazione delle attività agricole nelle zone pianeggianti dove è più facile coltivare e l’abbandono di ampie zone di pascolo in aree montane e umide, specialmente nell’Europa meridionale e orientale, sono le due principali tendenze che incidono sulle popolazioni di farfalle delle praterie. Inoltre, le farfalle sono anche vulnerabili ai pesticidi, spesso utilizzati nei sistemi di produzione intensiva. Anche i terreni agricoli, abbandonati per ragioni socio-economiche, possono essere una concausa. Quando l’agricoltura su terreni a bassa produttività riduce le possibilità di reddito e c’è poco o nessun sostegno da parte della politica agricola comune (PAC), gli agricoltori abbandonano le loro terre che diventano incolte.
In alcune regioni dell’Europa nord-occidentale, le farfalle di prateria sono ormai quasi limitate ai cigli stradali, alle diramazioni ferroviarie, ai luoghi rocciosi o umidi, alle aree urbane e alle riserve naturali. Anche le aree dove vengono utilizzati sistemi di coltivazione tradizionali, conosciute come High Nature Value Farmland, sono importanti habitat per le farfalle di prateria.