Un viaggio in musica e parole ispirato al mito del sangue foriero di vita eterna
VENERDI 3 GIUGNO H 19.00 – “Il sangue è vita“.
Un viaggio in musica e parole ispirato al mito del sangue foriero di vita eterna e alla figura del vampiro, intesa come metafora di un tempo fiaccato da dipendenze, indifferenza, mancanza di empatia. L’inquietudine tradotta nella musica di Giacomo Pisano, attraverso l’utilizzo di campioni vocali estrapolati da noti e meno noti film sul genere, guidano l’ascoltatore in un percorso a tappe che abbraccia la scoperta, l’orrore e il pericolo in cerca della salvezza o catarsi finale. Inframezzati a questa narrazione musicale, i racconti storici di Claudia Caredda, guida e divulgatrice di Trip Sardinia, che ripercorrerà la storia di Cagliari attraverso il tema del sangue tra dipinti, tradizioni, superstizioni e monumenti, alla ricerca del sangue della città che ribolle sotto la coltre dei secoli, della noncuranza e del disamore. A fare da cornice a questo connubio di musica e parole sarà l’evocativo spazio sotterraneo della cripta di San Sepolcro.
I dettagli dell’evento
venerdì 3 Giugno h 19.00 Dove: Cripta San Sepolcro (Chiesa di S. Sepolcro) Biglietto: 15,00 euro POSTI LIMITATI: prenotazione obbligatoria
PRENOTAZIONI: info@tripsardinia.com – 3920508181 – 3934417811
Cripta San Sepolcro
La storia della cripta ripercorre quella della Confraternita dell’Orazione e della Morte detta anche Confraternita del Santo Sepolcro, i cui membri si preoccupavano di dare, in questo luogo, degna sepoltura ai cadaveri di poveri ed emarginati…
Si accede alla cripta tramite una botola situata al centro della navata; tre camere voltate a botte, originariamente utilizzate per sepolture a terra, costituiscono l’ambiente ipogeico; in una delle sale è visibile un sepolcro in muratura, probabilmente destinato ad ospitare la salma di un personaggio illustre. Sulle pareti delle varie sale vi sono tracce di affreschi; ma il dipinto più rilevante raffigura la morte, ritratta come uno scheletro avvolto da un manto di ermellino e con la falce in mano. Tuttavia sulla lama della falce è leggibile un’eloquente scritta: Nemini parco (non risparmio nessuno).