Apre al pubblico l’8 giugno al Palazzo di Città, la mostra Multipli – L’opera grafica delle collezioni Leinardi e Panzino a cura di Igino Panzino e Raul Leinardi.
La mostra prodotta dall’Assessorato alla Cultura e Spettacolo – Musei Civici di Cagliari comprende oltre un centinaio di opere grafiche della Collezione Igino Panzino, di proprietà dello stesso Igino Panzino, e della Collezione Ermanno Leinardi, di proprietà degli eredi Leinardi.
“Con questa mostra si amplia l’offerta culturale che la città mette a disposizione dei nostri concittadini e anche dei turisti che visitano la nostra bellissima terra. Durante la pandemia eravamo concentrati sull’aspetto della salute. Oggi forse è bene iniziare anche a pensare alla salute dello spirito e riuscire a comprendere che le due cose viaggiano insieme e niente più dell’arte ci aiuta a recuperare questo benessere spirituale”. Così il Sindaco Paolo Truzzu ha voluto sottolineare, durante la conferenza stampa, l’importanza di un’iniziativa così importante per la città di Cagliari.
Questo aspetto è stato sottolineato anche dall’Assessore alla Cultura e Spettacolo Maria Dolores Picciau che ha così descritto l’esposizione: “Questa mostra, oltre che raccontare una pagina importante dell’arte italiana, testimonia il ruolo significativo che le donne artiste hanno avuto nei movimenti neoavanguardisti nazionali e come gli artisti sardi fossero perfettamente in linea con i linguaggi espressivi europei orientati alla ricerca e alla sperimentazione. Con questa proposta Cagliari aumenta la sua offerta culturale ricchissima di eventi, proposte e iniziative”.
Vent’anni di ricerca astratta ed informale
La mostra, che non ha pretese di esaustività, ripropone vent’anni di ricerca astratta e informale in Italia e in Sardegna nel periodo compreso tra gli anni ’60 e gli anni ’80 del Novecento attraverso l’opera grafica di due grandi raccolte. Sono presenti artisti noti per aver scritto la storia dell’arte contemporanea in Italia, e non solo, come Bruno Munari, Achille Pace, Lucio Battaglia, Luigi Veronesi, Vincenzo Arena, Mauro Reggiani, Piero Dorazio, Bice Lazzari, Mario Radice, Antonino Virduzzo, Antonio Calderara.
Ė un’esposizione, come ha ricordato Igino Panzino “che racconta l’evoluzione della stampa d’arte del periodo ’60 – ‘80 del Novecento”, anche se, come ha sottolineato Raul Leinardi, “ha avuto una gestazione particolarmente attuale e moderna pur avendo come soggetto delle opere storicizzate”.
L’idea nasce dal voler porre l’accento sull’importanza assunta nel corso del XX secolo dalla stampa d’arte, un genere autonomo e specifico che permetteva agli artisti, da un lato, di produrre opere originali, firmate, di qualità e a basso costo, dall’altro, di veicolare i propri lavori ad un pubblico sempre più ampio grazie alla diffusione dei “multipli” riprodotti in un numero limitato di copie. La mostra propone una sezione dedicata ad alcune artiste attive nel campo della sperimentazione grafica che ebbero un ruolo di primo piano nella produzione artistica del ‘900, come Dadamaino, Simona Weller, Leonilde Carabba tra le altre. Si tratta di un’importante novità nel panorama artistico nazionale sospinta dai movimenti femministi, che permisero di ampliare lo sguardo verso gruppi artistici femminili.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo offre anche uno spaccato della ricerca artistica in Sardegna attraverso le opere di alcuni pittori, che sul solco della ricerca informale e astratta portarono una ventata di novità nel clima artistico isolano, in linea con i grandi movimenti europei. Le opere degli artisti sardi inserite all’interno di alcune cartelle edite da Arte Duchamp e dalla Banca Popolare di Sassari, sono ospitate al piano -1 del Palazzo di Città. Spiccano, tra gli altri, i nomi di Gaetano Brundu, Giovanni Carta, Tonino Casula, Aldo Contini, Nino Dore, Maria Lai, Rosanna Rossi, Igino Panzino, Zaza Calzia.
Al primo piano del Museo è allestita la Cartella di Palazzo Braschi della Collezione Panzino. La Cartella raccoglie le opere realizzate da cinquanta artisti ed esposte in una mostra di incisioni organizzata a Roma dalla rivista “Capitolium” a Palazzo Braschi nel 1972 e curata da Italo Mussa. Le serigrafie presenti sono firmate da artisti come Bruno Conte, Edgardo Mannucci e Antonino Virduzzo, inventore dell’”astrattosfero”, un linguaggio segnico il cui elemento di base ha la forma di sfera ripetuta e variata all’infinito. Tra le partecipazioni alla mostra di Palazzo Braschi viene messa in risalto, con una sezione apposita, la presenza di alcune donne che operarono da protagoniste nella ricerca artistica italiana.
La Collezione Leinardi
Al piano secondo è esposta la Collezione Leinardi, frutto di acquisizioni e donazioni dell’artista Ermanno Leinardi durante trent’anni di viaggi in Europa e rapporti interpersonali con pittori, galleristi, direttori di museo e collezionisti. Le opere esposte sono firmate da Maestri del calibro di Bruno Munari, Achille Pace, Lucio Battaglia, Piero Dorazio, Giulio Turcato, Luigi Veronesi e Mario Radice, per citarne solo alcuni. La raccolta testimonia le tendenze degli artisti, che partendo dall’astrattismo hanno poi intrapreso nuove strade orientandosi verso i movimenti neoavanguardisti. Frutto del gusto del collezionista Leinardi, le opere presenti sono in totale controtendenza con il mercato dell’arte degli anni ’60 e ’80 e proiettate verso la sua predilezione per il costruttivismo italiano ed europeo.
La mostra è dedicata a Ugo Ugo, già direttore della Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, recentemente scomparso, che a questi linguaggi ha dedicato la sua ricerca e la collezione omonima.
L’esposizione sarà aperta al pubblico dalle 14,30 dell’8 giugno. Nei giorni successivi, e fino al prossimo 3 luglio, la mostra sarà visitabile dalle 10 alle 20, dal martedì alla domenica.