Al via le Giornate della Fotografia in Barbagia. Workshop, laboratori, dibattiti e ospiti d’eccezione.
Nel cuore della Barbagia arriva The Photo Solstice, il progetto dedicato alla fotografia di Fondazione di Sardegna nell’ambito di AR/S Arte Condivisa in Sardegna a cura di Marco Delogu e organizzato in collaborazione con il Comune di Gavoi. Inaugurata nel 2018 nel Parco Nazionale dell’Asinara e giunta alla sua quarta edizione, si svolgerà dal 14 al 19 giugno a Gavoi, comune che ospiterà i workshop e i talk del programma 2022.
I primi prevedono la partecipazione di 17 partecipanti selezionati attraverso una open call terminata il 22 maggio. Si insedieranno insieme ai tutor e agli speaker in alloggi e spazi di studio diffusi per dialogare sui temi portanti della fotografia. Cuore dell’edizione di quest’anno saranno tre workshop tenuti rispettivamente da Marco Delogu, George Georgiou e Vanessa Winship, Jem Southam. I partecipanti selezionati verranno suddivisi nei tre distinti gruppi e lavoreranno ad un progetto collettivo contribuendo con le proprie individualità. Al termine dei tre giorni di workshop è prevista una presentazione e un momento di scambio tra i tre gruppi, che potranno così interfacciarsi e condividere le diverse esperienze.
Per quanto riguarda i talk, invece, nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 giugno, sono previsti degli incontri a porte aperte a Gavoi (NU), con i tre tutor Marco Delogu, Jem Southam e Vanessa Winship, e gli ospiti Simon Baker, Silvio Pons e altri.
“The Photo Solstice è diventato uno degli appuntamenti motivo di grande soddisfazione per la Fondazione di Sardegna. Questo programma si inserisce nel più ampio progetto ARS / Arte condivisa in Sardegna, progetto con il quale la Fondazione di Sardegna promuove eventi culturali, produzioni originali e pubblicazioni anche in collaborazione con le istituzioni culturali della nostra regione.” Afferma Franco Carta, Responsabile gestione del Patrimonio per Fondazione di Sardegna e del progetto ARS.
“Siamo felici di dare continuità a questa iniziativa che ormai da qualche anno anima il nostro territorio e che lo sceglie anche per momenti di grande coinvolgimento come quello della mostra dei lavori fotografici dell’edizione del 2021 di The Photo Solstice. Questo segnala che a prescindere da dove ci si ritrova nell’isola se c’è buona sintonia tra proponenti e amministrazioni possono nascere cose molto belle – afferma Salvatore Lai, – Sindaco di Gavoi.
“La quarta edizione di The Photo Solstice conferma la concentrazione sul ‘lavoro sul campo’ – afferma Marco Delogu, Fotografo e Curatore – Abbiamo mantenuto l’idea forte, anno dopo anno, attraverso le varie ‘Commissioni Sardegna’ e il lavoro di molti partecipanti ai workshops di costruire una grande collezione basata sul rapporto tra autori molto identitari e il paesaggio e la popolazione della Sardegna. Siamo curiosi di vedere dove ci porteranno i dialoghi e gli scambi di questa edizione 2022.”
Questa edizione riporta le date di TPS a quelle del solstizio d’estate e conferma la scelta di un distretto ad alta vocazione culturale come quello che vive intorno a Gavoi, un comune già noto per la sua vivacità e sensibilità ai temi del patrimonio culturale immateriale in genere e da sempre attivo nel creare momenti di disseminazione e contaminazione a caratura internazionale. Cuore dell’edizione di quest’anno saranno i tre laboratori nei quali saranno suddivisi i partecipanti. A loro spetterà il compito di coinvolgere, trasmettere, condividere e rendere fluida la struttura organizzativa dei workshop che, sebbene divisa, fornirà ampia possibilità di confronto, spunti e contaminazioni sia con gli altri partecipanti che con i responsabili del singolo laboratorio.
The Photo Solstice – i tutor e i laboratori
Marco Delogu, guiderà il workshop “I sentieri della transumanza” durante il quale saranno percorsi i sentieri dei pastori, un sentiero della transumanza, visitati ovili e incontrati pastori. Obiettivo del corso è quello di ritrarre la ritualità di un lavoro antichissimo che non è cambiato. Le fotografie descriveranno atmosfere del paesaggio e i protagonisti di questi paesaggi, appunto pecore e uomini.
George e Vanessa lavoreranno con i partecipanti per esaminare il loro processo, incoraggeranno e aiuteranno i partecipanti a considerare ciò che è di vera importanza per loro. L’obiettivo sarà quello di liberarsi dalla pressione di dover “fare delle belle foto” per cercare più liberamente il rapporto con il progetto. George Georgiou è un fotografo britannico nato a Londra. Il suo lavoro si concentra principalmente sulle complessità dell’individuo in rapporto con la comunità e lo spazio pubblico urbano. Vanessa Winship è un’autrice indipendente che lavora nel campo della fotografia documentaria contemporanea.
È conosciuta sia per il suo stile di reportage di osservazione che per i suoi ritratti e paesaggi. I partecipanti al workshop saranno invitati a riflettere sul potenziale e sulle limitazioni del mezzo fotografico nell’esplorare tematiche relative alla storia dei luoghi e al loro passato. Verranno analizzate pratiche visive di story-telling, e combinazioni virtuose di fotografia e testo, nel tentativo di rendere conto delle storie nascoste dei luoghi. Jem Southam, maestro della fotografia di paesaggio, invita a un “pensiero visivo avventuroso” (thinking adventurously), per esplorare il modo in cui il tempo e la storia sono incorporati in ogni fotografia. Il workshop prevede la collaborazione di Luca Nostri. Jem Southam, nato a Bristol nel 1950, è uno dei principali fotografi del Regno Unito. È famoso per la sua serie di fotografie di paesaggi a colori, iniziata negli anni ’70 e continuata fino ai giorni nostri.
Il suo marchio di fabbrica è l’osservazione paziente dei cambiamenti in un unico luogo per molti mesi o anni. I soggetti di Southam sono prevalentemente situati nel sud-ovest dell’Inghilterra, dove vive e lavora. Osserva l’equilibrio tra la natura e l’intervento dell’uomo e traccia cicli di decadenza e rinnovamento. Il suo lavoro combina l’osservazione topografica con altri riferimenti: personali, culturali, politici, scientifici, letterari e psicologici. Il metodo di lavoro di Southam combina il predeterminato e l’intuitivo. Viste insieme, le sue serie suggeriscono la creazione di percorsi verso la risoluzione visiva e intellettuale. Southam è noto per il suo uso di fotocamere di grande formato; tuttavia, recentemente ha iniziato a esplorare le possibilità dei sistemi digitali, cosa che ha visto un cambiamento significativo e inaspettato nella sua pratica.
The Photo Solstice – i talk
Ai più classici appuntamenti quotidiani dei gruppi di lavoro abbiamo unito due serate di incontri a porte aperte ospitati negli spazi della Caserma Bezza di Gavoi che nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 giugno coinvolgeranno i tre tutor Marco Delogu, Jem Southam e Vanessa Winship, e gli ospiti Simon Baker, Silvio Pons e altri. Maggiori dettagli saranno pubblicati sui social di TPS nei prossimi giorni.