Inquinamento mare, UE pubblica relazione annuale: quasi l’85% dei siti di balneazione europei ha rispettato gli standard di qualità
La relazione annuale sulle acque di balneazione, evidenzia che nel 2021 quasi l’85% dei siti di balneazione europei ha rispettato gli standard di qualità più severi dell’Unione europea.
E’ quanto emerge da un report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, che descrive come l’85% delle acque di balneazione rispetti gli standard comunitari più elevati. Il rapporto si basa sul monitoraggio effettuato nel 2021 su 21.859 siti negli Stati membri, più Albania e Svizzera.
La Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio 2006 evidenzia come l’acqua, risorsa naturale limitata, deve essere protetta .
La Comunità ha il compito di puntare ad un livello elevato di protezione e contribuire a perseguire gli obiettivi di conservare, proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente. Inoltre è importante anche nonché incrementare l’efficienza e l’utilizzo razionale delle risorse.
Anche la percentuale di acque di scarsa qualità continua a scendere: se nel 2013 la percentuale era il 2% ad oggi è scesa all’1,5%.
È importante evidenziare che l’attuazione della direttiva è sostenuta da un ampio quadro normativo europeo in materia di acque, che comprende:
- la direttiva quadro sulle acque
- la direttiva sugli standard di qualità ambientale
- la direttiva sulle acque sotterranee
- la direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino
- la direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane