La ricerca “Ecosistema della Bicicletta”: Trentino-Alto Adige la regione più matura per l’offerta; il Nord-Est la destinazione più scelta
Un totale di 4.900 percorsi adatti alle due ruote per una lunghezza complessiva di 90.000 km; 4.940 operatori turistici con un’offerta cicloturistica e 4.550 alberghi che mettono a disposizione servizi dedicati alla bicicletta.
Sono 8 milioni gli italiani interessati al cicloturismo, pari a circa il 16% della popolazione maggiorenne.
Il Trentino-Alto Adige si dimostra nella ricerca come la regione più matura in termini di offerta turistica; il Nord-Est la destinazione scelta più frequentemente (32% tra le mete cicloturistiche).
Sono alcuni dei numeri del cicloturismo italiano che emergono dalla seconda edizione della ricerca “Ecosistema della Bicicletta” realizzata da Banca Ifis.
Lo studio è stato presentato oggi, nella Giornata mondiale della Bicicletta, in occasione del Basilicata Bike Forum dedicato agli operatori turistici locali.
Il vero punto di svolta è costituito dalla varietà dell’offerta: non può esserci cicloturismo senza servizi, che sono sempre più richiesti.
Nove in totale i servizi usualmente inclusi nei pacchetti turistici; 4 quelli più utilizzati dal cicloturista: noleggio della bicicletta, tour di gruppo, alloggio e copertura assicurativa.
Il servizio destinato a crescere di più è la guida turistica. Questo fermento porta il 90% degli operatori turistici italiani a prevedere una crescita dei ricavi da cicloturismo.
Il cicloturismo porta con sé i concetti di sostenibilità, sicurezza, salute e inclusione, attivando circoli virtuosi in grado di valorizzare i territori.
Allo stesso tempo, l’elevato costo dell’energia, e l’attenzione verso la sostenibilità potrebbero incentivare l’uso della bicicletta per una vacanza attiva.
La maggiore accessibilità alle e-Bike per prezzo, performance e comfort la rendono più abbordabile anche dalle fasce di popolazione meno allenate o meno giovani. Perciò incentivano forme di turismo alternativo e più sostenibili come il cicloturismo e la mobilità dolce.