Seconda edizione del festival organizzato da Sardegna Teatro
Seconda edizione delle “Giornate del respiro” a Fluminimaggiore. Si tratta di un festival di arti performative, concerti, proiezioni, installazioni, camminate, laboratori e ambiente organizzato da Sardegna Teatro.
“Giornate del respiro”
Le “Giornate del respiro” riguardano in particolare performance, laboratori, talk, attività naturalistiche in un festival all’aperto, per sentirsi nuovamente parte dell’ambiente. Al festival gli artisti mostrano lavori site-specific, ossia modellati dal confronto con le comunità e il territorio. Il tema del respiro è suggerito dall’urgenza della contemporaneità. Allo stesso tempo il Covid- 19 ha costretto dietro le mascherine e fatalmente represso molti respiri in tutto il mondo. C’è però anche una ragione geografica: nel territorio di Fluminimaggiore, la silicosi per anni ha contaminato le esistenze dei minatori. Il respiro è elemento che rende possibile la vita e mette in connessione i viventi: l’ossigeno inalato dagli umani e dagli animali. Inoltre il movimento del respiro mette in relazioni, unisce gli organismi con l’esterno in una dinamica continua e generativa di cui è necessario prendersi cura.
Parte martedì 21 giugno con la festa della musica con Ilaria Porceddu e Emanuele Contis più Alek Hidell con Ravot, tra elettronica e storie legate a Buggerru. Inoltre proseguirà fino a sabato 2 luglio con il progetto musicale Bluem della cantautrice sarda Chiara Floris.
“Nel programma anche le arti visive di Tellas, il cinema di Jonathan Nossiter. Non solo anche le camminate: quella della danese Nana Francisca Schottllandre punterà sul potenziale creativo delle pietre. Mentre la passeggiata di Leonardo Delogu sarà un percorso tra le cavità “che guardano – spiegano gli organizzatori del festival -, verso il centro del mondo. Tra le proposte anche il circo di Lapso cirk, “l’esperimento di attraversamento dello spazio pubblico” dell’ungherese David Somló. In cartellone poi l’assolo sull’animalità di Chiara Bersani e la danza dei pianeti del progetto di Elisabetta Consonni”.
I temi dell’ecologia emergono dalla produzione di Sardegna Teatro, “Darwin inconsolabile”. E resta sull’argomento anche la summer school “Ambienti sensibili” con un workshop su paesaggio e rapporti tra uomo e ambiente. Previsto anche un focus mercoledì 22 giugno sull’agricoltura sostenibile.
“La maggiore attenzione – spiegano i responsabili di Sardegna Teatro – , e la diffusione di una sensibilità nei confronti del tema del paesaggio spinge ad approfondire i nessi e le specificità tra ambienti, anche alla ricerca della peculiarità degli ambienti umani”.