A Quartucciu la sperimentazione di un’equipe multidisciplinare per il progetto “La cura dell’orto che cura” in collaborazione con L’ANFFAS.
Il progetto in collaborazione con l’ANFASS è durato otto mesi con un gruppo formato da 10 persone. Vanno dai 30 e i 50 anni e hanno differenti topologie di disabilità intellettive. Insieme si sono ritrovati a svolgere attività agricoli in due ettari di orto e giardino a Quartucciu.
In Italia, da anni, si stanno moltiplicando piccole e grandi esperienze di ortoterapia, disciplina che facilita l’inclusione di persone con difficoltà intellettive.
Mentre negli Stati Uniti, da 40 anni, si utilizza questa forma di terapia all’interno degli ospedali, in numerosi stati dell’Unione Europea questa disciplina è entrata a far parte delle terapie di cura nei percorsi riabilitativi.
Nel nostro Paese sta muovendo i primi passi, ed è per questo che da più parti si chiede un’accelerazione all’iter del suo riconoscimento.
ll progetto
“La cura dell’orto che cura” (COC) è un progetto finanziato dalla Fondazione di Sardegna. Frutto della collaborazione tra l’Anffas e l’azienda agricola multifunzionale “Abitare con il verde” di Paola Lucia Cannas.
I ragazzi hanno potuto sperimentare gli effetti di una terapia che mira a migliorare la salute, la concentrazione, la memoria e alleviare fortemente lo stress.
Per ognuno di loro ha a disposizione una scheda con un monitoraggio continuo degli effetti delle giornate di lavoro in mezzo alla natura.
Il progetto ha applicato le regole dell’ortoterapia come disciplina rigorosa nella cura delle persone in difficoltà. Questa è già codificata in contesti internazionali come l’Associazione di Terapia Orticolturale Americana.
Martedì 21 giugno, nella sala riunioni all’interno dell’azienda agricola, dalle 9.30 alle 13, si terrà il convegno di presentazione dei risultati di questa sperimentazione. L’obiettivo è di sottoporli al Ministero della Sanità.
Per conseguire la verifica dei risultati, il team multidisciplinare ha convenuto di applicare la scheda operativa elaborata dall’Associazione Italiana di Ortoterapia, con sede a Monza, opportunamente adeguata dall’Associazione “La voce delle Piante”.