Covid e poi? Uno strumento per gestire future pandemie

Messo a punto “il primo framework per ottimizzare gli interventi”. Su ‘Plos One’ studio di Cnr e Campus Bio-Medico Roma con ateneo giapponese

La creazione del primo framework di ottimizzazione

Antonio Scala, primo ricercatore del Cnr; Gabriele Oliva, ricercatore del Campus Bio-Medico di Roma hanno collaborato con il Centro di super-calcolo della Hokkaido University in Giappone. Insieme hanno sviluppato “il primo framework di ottimizzazione per supportare i piani di intervento in caso di emergenze analoghe all’attuale Covid-19 in corso; ovvero epidemie caratterizzata da un alto tasso di infezione e in grado di porre il sistema sanitario, la società e l’economia sotto stress”.

Lo strumento proposto permette di “modellare esplicitamente non solo gli effetti delle vaccinazioni, ma anche quelli di interventi non farmaceutici come lockdown o obbligo di mascherine”. 

Lo studio, apparso su ‘Plos One‘, rappresenta “il primo contributo scientifico del gruppo di ricerca del ministero della Salute per la Ghsa (Global Health Security Agenda), la cui presidenza è al momento italiana“.

Il lavoro mostra come sia possibile gestire al meglio la necessità di raggiungere l’immunità di gregge e l’obbligo di evitare congestioni nel sistema sanitario; considerando diverse classi di popolazione, diversi vaccini con differente efficacia e con effetto parziale e ritardato; la possibilità di una seconda dose o successive e la disponibilità di vaccini in lotti.

Oltre a “una pianificazione dettagliata e quotidiana“, la ricerca fornisce anche “utili spunti dal punto di vista clinico e decisionale. Infatti il piano individuato dalla metodologia proposta conferma che, inizialmente, la scarsità di vaccini dovrebbe essere affrontata imponendo un rigoroso distanziamento sociale; inoltre propone delle strategie di prioritizzazione della vaccinazione basate sull’età“.

Un ulteriore prospettiva del framework

Un’ulteriore prospettiva del framework messo a punto è la possibilità di ‘aggiustare il tiro‘ nel caso di epidemie la cui durata si riveli superiore al previsto, o che a causa di mutazioni degli agenti patogeni si trasformino in pandemie. In tal caso “usando un approccio ‘closed-loop‘, il framework assicura di avere effettuato l’intervento migliore in base ai dati a disposizione; ma permette di riprogrammare la logistica quando nuovi fattori entrano in gioco”.

About Ilaria Incani

Vivo a Gonnosfanadiga e sono una studentessa del corso di Beni Culturali e Spettacolo all'Università di Cagliari. Le mie passioni sono la musica, il cinema e l'arte.

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