Carmen Leoni 1

Cento diavoli alla tastiera, domenica a Cagliari per Echi lontani c’è il concerto di Carmen Leoni

Da Domenico Scarlatti a Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart la serata sarà un viaggio alla riscoperta della musica per fortepiano

Atmosfere intriganti domenica 19 giugno a Cagliari per il festival Echi lontani che alle 20,30 nella splendida cornice del Palazzo Siotto propone il concerto di Carmen Leoni dal titolo Cento diavoli alla tastiera – Lo Scherzo ingegnoso dell’Arte. Con questo appuntamento prosegue il viaggio di Echi lontani alla riscoperta della musica per fortepiano: stavolta al pubblico sarà offerto un percorso particolare che partendo dall’italianissimo Domenico Scarlatti porterà progressivamente al classicismo viennese evidenziando connessioni e proiezioni musicali inaspettate.

Scrive Carmen Leoni nelle note di presentazione del concerto: “Nella prefazione agli “Essercizi per gravicembalo” del 1738, Domenico Scarlatti scrive al lettore:

“Non aspettarti, o Dilettante o Professor che tu sia, in questi Componimenti il profondo intendimento, ma bensì lo Scherzo ingegnoso dell’Arte…. Mostrati più umano che critico, e sì accrescerai le proprie Dilettazioni. Vivi felice.”

Consapevole di aver infranto tutte le regole della composizione, con i suoi Essercizi, Scarlatti in questi versi sembra quasi tendere le mani e chiedere al suo pubblico di avere un atteggiamento di “mente aperta”, non solo per evitare di essere giudicato, ma anche per capire il significato delle sue sonate, che hanno il solo scopo di essere divertenti.

Dobbiamo immaginare come, nella prima metà del 18° secolo, i suoi contemporanei fossero poco preparati a una scrittura così stravagante, piena di battute e capricci, creata per le “delizie” dell’oscura corte spagnola di Madrid.

Le sonate di Scarlatti

Le sue composizioni divennero di moda circa trent’anni dopo a Vienna, dove Giuseppe Scarlatti, suo nipote, suonò le sonate dello zio. Non sappiamo esattamente quanto Haydn o Mozart sapessero della musica di Scarlatti, ma è facile immaginarlo perché le loro sonate per tastiera hanno molto in comune”.
Carmen Leoni. All’età di undici anni si appassiona al clavicembalo e, grazie all’incontro con maestri per lei importanti quali Laura Alvini, Scott Ross, Ton Koopman, si specializza nel repertorio barocco e classico eseguito con strumenti storici da tasto quali il clavicordo, il clavicembalo, l’organo, e il fortepiano. Dopo essersi diplomata in organo a Verona con Umberto Forni, si trasferisce in Olanda, per studiare con Jacques Ogg e Stanley Hoogland al Conservatorio Reale de L’Aia, dove consegue il diploma di Musicista Solista.

La sua attività concertistica come clavicembalista conta numerose collaborazioni con diverse orchestre barocche tra le quali La Petite Bande, Amsterdam Baroque Orchestra, La Risoluzione Amsterdam, Zefiro, I Barocchisti, Venice Baroque Orquestra, Ensemble Il Divino Sospiro, e Chamber Orchestra of Europe. Come fortepianista suona in duo con Roberta Invernizzi, mentre con Mennheimer Schule Ensemble è solita eseguire i quintetti per fiati e fortepiano di Mozart e Beethoven; l’anno scorso era tra gli artisti che, presso il Boston Early Music Festival, si sono esibiti in una rassegna dedicata alle tastiere storiche. Insieme a Lorenzo Coppola, ha organizzato diverse master-classes sull’ interpretazione dello stile classico. Presso il Festival Internazionale Musica Antica di Urbino insegna clavicordo e fortepiano.

Attualmente è titolare della cattedra di Clavicembalo e Tastiere Storiche del Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone.

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