La BBC parlerà con l’Ebu in merito alla possibilità di organizzare l’evento in Gran Bretagna.
Ebu L’Ucraina, pur assicurando di poter garantire la sicurezza per l’evento, è stata scartata come possibile sede per l’Eurovision 2023 dalla BBC. In seguito alla ricerca di una sede alternativa da parte della BBC, il Ministro della Cultura ucraino Ministro della Cultura (Ucraina) – frwiki.wiki, appoggiato dalla Kalush Orchestra, vincitori dell’ultima edizione, e della tv pubblica ucraina, ha scritto un comunicato per invitare gli organizzatori a ripensarci, scrivendo di essere in grado di assicurare lo svolgimento della manifestazione in tutta sicurezza.
Il comunicato stampa
“L’Ucraina non è d’accordo con la natura di una tale scelta, anche perché ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto senza poter discutere di altre opzioni. Ma crediamo fermamente di avere tutte le ragioni per condurre ulteriori negoziati al fine di trovare una soluzione comune che soddisfi tutte le parti. Abbiamo onestamente vinto l’Eurovision e abbiamo soddisfatto tutte le condizioni entro i termini per il processo di approvazione della sua partecipazione in Ucraina. Abbiamo fornito risposte e garanzie sugli standard di sicurezza e sui possibili luoghi della competizione”. Ha così commentato Oleksandr Tkachenko, ministro della Cultura Ukraino.
Altre voci in merito alla questione Ebu
Alla scorsa edizione dell’Eurovision la Kalush Orchestra, vincitrice con la canzone “Stefania”, durante l’ultima conferenza stampa a Torino, aveva espressamente detto che avrebbe apprezzato molto che l’edizione successiva dell’evento si svolgesse in casa loro. Senza contare il peso mediatico e la visibilità del festival a livello internazionale. Dando così voce a tutte quelle campagne e azioni umanitarie atte a scongiurare l’invasione russa con la conseguente cessazione della guerra. “Ospitare l’Eurovision 2023 sarebbe un messaggio importante ora per tutti quei paesi che ci stanno sostenendo”. Kyiv, Lviv or Zakarpattia, erano queste alcune delle città selezionate per ospitare l’evento, forti della sicurezza della vicinanza con i confini di Polonia, Ungheria e Slovacchia.
La risposta
Nonostante ciò, a seguito di un’analisi obiettiva, da parte del gruppo di riferimento e del consiglio di amministrazione del CES la risposta rimane negativa. Si è arrivati alla conclusione che, con profondo rammarico, date le attuali circostanze, un evento simile non si possa organizzare.