Musica, incontri, letture, esposizioni e una particolare attenzione verso le lingue minoritarie, le protagoniste principali lungo le vie del paese
Bilancio positivo ad Aggius per la prima edizione del festival “Etnosfera”. Il festival ha portato in giro per i luoghi più significativi del paese musica, incontri, letture, esposizioni e una particolare attenzione per le lingue minoritarie. Inoltre una buona partecipazione da parte del pubblico.
Tantissimi gli ospiti di caratura internazionale che hanno regalato il loro linguaggio artistico. Cosa che è avvenuta nell’ambito di un confronto costante e arricchente tra gli artisti-ospiti e la platea. Si è trattato di un festival con dentro altri festival come il Premio Andrea Parodi e il Babel Film Festival. Non solo anche la lettura dei racconti dal premio “Aggiju di conti gadduresi e cossi”. Occasione nella quale Andrea Muzzeddu, presidente del Premio, ha parlato dell’importanza della lingua di appartenenza e di nascita. Una radice, un legame vitale dell’uomo alla propria terra, ai luoghi, alla famiglia che è necessario tramandare e conservare. Oltre all’italiano, ha ribadito, tutte le lingue minoritarie devono essere trattate con il rispetto e la dignità che meritano. Da qui l’importanza e il senso di proseguire con questo genere di premi letterari e di trasferire le competenze ai giovani, perché vi sia un ricambio generazionale e la lingua non vada persa.
Domenica 19 giugno
Gli interventi serali erano incentrati sulla musica per il cinema e il cinema. Proprio l’ultima giornata del Festival Etnosfera, domenica 19 giugno, era dedicata a due importanti produzioni filmiche che a distanza di un secolo l’una dall’altra celebrano le bellezze della Gallura. Infine nella piazza del Rosario, Ottavio Nieddu ha dialogato sul rapporto tra luoghi, musiche e immagini proprio con Antonello Zanda, direttore della Cineteca Sarda e ideatore di Babel Film Festival. A seguire il concerto Cainà, la figlia dell’Isola, del trio composto da Mauro Palmas (liuto cantabile, mandola, mandoloncello), Alessandro Foresti (pianoforte) e Marco Argiolas (clarinetto e sax).