L’inquinamento provoca alla salute più danni del fumo secondo uno studio pubblicato dall’Energy Policy Institute dell’Università di Chicago.
E’ quanto emerge da uno studio pubblicato dall’Energy Policy Institute dell’Università di Chicago, che sottolinea come l’inquinamento atmosferico riduca di 2,2 anni la speranza di vita; mentre il fumo da sigaretta “soltanto” di 1,9 anni.
Secondo le stime, il 97,3% della popolazione mondiale vive in luoghi dove la qualità dell’aria non soddisfa i requisiti minimi previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità. Se queste linee guida fossero rispettate; l’aspettativa di vita media globale aumenterebbe da circa 72 a 74,2 anni.
“L’inquinamento da particolato è una delle più grandi minacce per la salute globale”, afferma il professor Greenstone. “Eppure, intravediamo anche l’opportunità di compiere dei progressi. È una sfida che si può vincere: richiede solo politiche efficaci”. Lo dimostra, per esempio, il caso della Cina. Nel 2021, grazie alle misure attuate nel paese, l’inquinamento a Pechino è diminuito: per la prima volta da quando sono iniziate le misurazioni, la metropoli ha saputo rispettare gli standard previsti dalle autorità cinesi – per quanto lontani da quelli validi a livello internazionale. Un piccolo, grande passo che ha mostrato qual è la direzione da percorrere. Diminuendo l’utilizzo dei combustibili fossili, vivrà più a lungo il Pianeta, e vivremo più a lungo noi.