Il Consorzio di ricerca internazionale è ospite dall’Università di Cagliari. Quattro giorni di confronto utile anche per testare il Diversity audit model
“Lo strumento, sviluppato con cinque atenei e altrettante Ong, dà l’opportunità di riflettere su approccio e indirizzo operativo nella valorizzazione delle diversità e dell’inclusione” dice Ester Cois, riguardo il confronto che si terrà fino al 30 giugno.
Confronto internazionale, tra ricerca e modalità che stimolino e promuovano l’inclusione
Mario Frongia
Da stamani e fino a giovedì 30 giugno, l’Università di Cagliari ospita le delegazioni europee impegnate nel progetto internazionale Erasmus+Smile (Social meaningful impact through lll universities in Europe). L’ateneo del capoluogo regionale è partner dal dicembre del Consorzio dal 2020. In queste quattro giornate, rappresentanze del personale docente, tecnico e amministrativo, corpo studentesco e governante, guidata dal rettore Francesco Mola e dalla firmataria del progetto per UniCa, la prorettrice per l’Internazionalizzazione, Alessandra Carucci, sono chiamate a testare l’efficacia di uno strumento denominato “Diversity audit model”. Ester Cois, prorettrice per l’Uguaglianza di genere, spiega: “Il modello di audit è stato sviluppato in collaborazione con cinque università europee e cinque Ong. L’obiettivo finale è di offrire agli istituti di alta formazione e ai centri di ricerca d’eccellenza l’opportunità di riflettere sul proprio approccio e indirizzo operativo circa i temi della valorizzazione delle diversità e della promozione dell’inclusione al proprio interno”.
Lotta a tutto campo contro gli svantaggi insiti nella formazione universitaria
Il progetto Smile si concentra sull’inclusività nella formazione universitaria. E si riferesci in particolare a tre pilastri tematici: l’esperienza migratoria pregressa, le diseguaglianze di genere e il background di vulnerabilità socioeconomica. “Agendo su questi tre ambiti prioritari, Smile intende supportare gli studenti e le studentesse in situazioni di svantaggio per ragioni di origine etnicae geografica, di connotazione di genere, di condizioni socioeconomiche di partenza, promuovendone la partecipazione formativa, i progressi e i risultati accademici” aggiunge la professoressa Cois. Al dipartimento di Scienze politiche e sociali – referente locale per il progetto coordinato a livello europeo da Eucen – sono attribuite le competenze operative riferite al secondo pilastro, focalizzato sul tema “Women in leadership”, sebbene in un’ottica di intersezionalità con gli altri due fattori menzionati.
Dalle modalità operative alle policies e alla promozione sociale degli atenei e delle istituzioni
La visita in città e in ateneo del Consorzio Smile è momento di pregio per le attività inerenti lo scambio, il confronto internazionale, la ricerca e l’internazionalizzazione. “Le delegazioni sono composte da ricercatori e ricercatrici provenienti da università e istituzioni di ricerca e promozione sociale coinvolte. Puntiamo – aggiunge la prorettrice per l’Uguaglianza di genere – a dare conto sia delle misure e delle policies operative nelle principali tematiche, sia a valutare la validità e l’utilità di questo strumento di audit per la formulazione di nuove proposte operative in tema di inclusione”.
L’audit sarà condotto e moderato da Ester Cois (referente scientifica progetto Smile-UniCa) con la collaborazione della docente Barbara Barbieri. A. Partecipano ai lavori anche i rappresentanti del network Eucen (Belgio), University Johannes Gutenberg Mainz (Germania), Maynooth University (Irlanda) e Fundació Solidaritat UB (Spagna). Alla quattro giorni cagliaritana partecipano anche i delegati e le delegate dell’European students union (Belgio), dell’University of Turku (Finlandia), dell’Università di Malta, della Gheorghe Asachi technical university of Iasi (Romania) e dell’agenzia di ricerca sociale non-profit Notus (Spagna).
Un percorso transnazionale, coinvolgente, aggregante e ricco di preziose opportunità
Le foto e le immagini sono state concesse dallo staff della professoressa Cois. La foto 1 ritrae, da sinistra, Beate Hoerr (Johannes Gutenberg-Universität Mainz, Germania), Carme Royo (Eucen, Belgio), Cati Jerez (Fundació Solidaritat UB, Barcellona, Spagna), Bernie Anne Grummell (Maynooth University, Irlanda) e Yasmin Stegemann (Johannes Gutenberg-Universität Mainz, Germania). Nella foto 2 compaiono in prima fila, da sinistra, Cati Jerez, Ester Cois e Beate Hoerr. Dietro, da sinistra, Carme Royo, Bernie Anne Grummell e Yasmin Stegemann.
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