Due studi italiani: gli effetti del particolato sulla salute mentale. E un allarme smog può quadruplicare i ricoveri di pazienti bipolari.
L’esposizione cronica all’inquinamento da traffico veicolare aumenta il pericolo di sviluppare malattie mentali. Quando lo smog è oltre i livelli di guardia le patologie psichiatriche esistenti possono peggiorare. Così il rischio depressione aumenta del 13%.
Lo affermano gli esperti riuniti per il Seminario Internazionale RespiraMi a Milano il 17-18 giugno.
Per la prima volta in Italia uno studio su poco meno di due milioni di persone seguite per otto anni, quantifica l’impatto sulla salute mentale dell’esposizione cronica al particolato fine e ultrafine e dell’inquinamento atmosferico.
Per ogni incremento di circa 1 microgrammo per metro cubo nella esposizione a particolato fine (PM2.5), il rischio di depressione aumenta del 13%, quello di disturbi d’ansia del 9% di schizofrenia del 7%, soprattutto nella fascia di età fra 30 e 64 anni.
Analogamente esiste una correlazione fra la presenza di smog e l’incremento nelle prescrizioni di antipsicotici, antidepressivi e stabilizzanti dell’umore che crescono fino al 4%.
Quando la qualità dell’aria urbana è più scarsa aumenta anche il rischio di un peggioramento delle malattie psichiatriche già esistenti. Uno studio condotto in Italia su pazienti con depressione bipolare dimostra che nei giorni di particolato atmosferico elevato la probabilità di ricoveri per un episodio maniacale può quasi quadruplicare.
Lo smog come il fumo: anche sotto i valori limite danneggia la salute. L’esposizione cronica all’inquinamento incrementa la probabilità di morte per cause naturali, cardiovascolari, infarti, ictus e la mortalità cardiopolmonare in generale. Questi i dati preliminari raccolti in Italia su poco più di 2.5 milioni di cittadini di Roma, Torino e Bologna. Si confermano anche gli effetti negativi dell’esposizione allo smog durante la gravidanza. Bassi ma costanti livelli di inquinamento comportano un aumento della probabilità di complicanze durante la gestazione e al momento del parto.