Alla base dell’elettronica moderna si trovano i transistor, ossia dei componenti elettrici indispensabili per il controllo nella maggior parte di circuiti in circolazione e di uso anche giornaliero.
Il transistor ha come simbolo la dicitura BJT che sta per Bipolar Junction Transistor e proprio il modello a giunzione bipolare è tra i più usati attualmente.
Anche per chi non si intende di elettronica, scoprire come funziona e i campi di utilizzo sono sia interessanti da sapere, ma anche per avere maggiori informazioni nel caso si voglia acquistare un transistor online.
Cos’è e come funziona un transistor
Il transistor a giunzione bipolare altro non è che un ingranaggio elettronico formato da tre terminali (tripolo) chiamati base, collettore ed emettitore. Il primo serve a regolare il flusso della corrente che attraversa il collettore e l’emettitore.
In passato al loro posto venivano utilizzate le valvole, che erano molto più grandi (basti pensare le dimensioni delle radio degli anni 50 quando fossero enormi rispetto a quelle attuali).
Nel decennio successivo però i transistor le sostituirono, in modo che le radio divennero finalmente anche portatili e da quel momento nacque anche l’elettronica: i dispositivi elettronici subirono una trasformazione sia a livello di dimensione, ma anche di velocità e trasmissione dati. Il modo in cui opera un transistor è molto semplice, in quanto è come un interruttore che è guidato dalla tensione elettrica e che quindi può avere due stati ON e OFF a seconda della tensione che riceve.
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Funzioni ed utilizzo del transistor a giunzione bipolare
Esistono due tipi di transistor, ossia PNP e NPN e sono entrambi a giunzione bipolare e vengono molto spesso utilizzati per vari tipi di progetti.
La differenza tra i due è che nel modello PNP i portatori di carica maggioritari sono formati da buchi mentre nel modello NPN, sono formati da elettroni: entrambi possono trovare largo utilizzo come amplificatori, interruttori e oscillatori.
Un’altra diversità tra i due è che nel modello PNP il transistor si accende quando non c’è flusso di corrente al terminale di base, mentre on un NPN il flusso va direttamente dal terminale dell’ emettitore al collettore: da qui si deduce che in un modello PNP l’accensione avviene con un segnale basso, mentre nell’altro modello con un segnale alto.
I vantaggi del suo utilizzo sono vari, tra i quali spicca un raggio di tensione migliore con un’alta densità di corrente e soprattutto prestazioni stabili anche a frequenze molto alte. La giusta scelta di un transistor a congiunzione bipolare è essenziale non solo a livello economico, ma soprattutto di prestazione e ci sono dei parametri da tenere a mente durante l’acquisto e in genere la scelta ricade se decidere tra il modello digitale o UJT.
Con il modello digitale, il transistor ha una struttura in linea di massimo in silicio ed è un semi conduttore, quindi conduce l’elettricità con poca resistenza; il modello invece si presenta con un corpo fatto di silicone di tipo N (ossia negativo) con una piccola componente di tipo P (positivo) conferendo una resistenza più elevata.
La tecnica utilizzata nel realizzare il modello UPJ si chiama drogaggio, in quanto aiuta a modificare il silicio che per natura non è molto resistente e nel gergo, il materiale diventa così “drogato” ossia che ha subito una modifica nella sua composizione: sapendo queste caratteristiche la scelta sarà molto più facile del transistor adatto al proprio scopo.