La mia ombra è tua: la recensione

La mia ombra è tua: il film che unisce, in modo efficace, la strana coppia Marco Giallini e Giuseppe Maggio

La mia ombra è tua, diretto da Eugenio Cappuccio e tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Nesi è una commedia drammatica, tessuta tra i toni della malinconia e del sarcasmo, in viaggio attraverso i meccanismi umani più profondi e che molto raramente vedono davvero la luce.

Giuseppe Maggio e Marco Giallini sono i protagonisti di una pellicola che racconta del ventiduenne neolaureato, Emiliano (Maggio), che trova lavoro come assistente per lo scrittore Vittorio Vezzosi (Giallini) che ebbe uno straordinario successo planetario, ma ormai è in declino.   

Il racconto si sviluppa attraverso l’incontro-scontro tra i due protagonisti, che genera lentamente un legame in continua e rapida evoluzione, dall’iniziale diffidenza fino a una sorta di inconfessabile affetto padre-figlio. 

Emiliano, fresco della laurea in lettere, ricco di sogni e aspettative, si scontra contro un mondo letterario molto diverso da quello che aveva idealizzato. Il suo contraltare è Vittorio, uomo disilluso, rude e cinico che ha conosciuto bene il successo ma ora vive in solitudine, lontano dal resto della società.

Giallini, come sempre affascinante e carismatico, regala una performance ricca di spunti di riflessione, capace di graffiare con spietato sarcasmo, e anche portare a momenti di profonda introspezione. Giuseppe Maggio, non di meno, trasmette autenticità e ingenuità, tipiche dell’entusiasmo di un personaggio che percorre un cammino colmo di contrasti fino al compimento della propria trasformazione.

La mia ombra è tua esplora tematiche universali, quali la ricerca del senso della vita, il peso delle scelte passate e la possibilità di una redenzione e cambiamento.

La regia di Cappuccio è attenta ai dettagli, valorizza sia gli spazi assegnando ambienti significativi ai personaggi che li abitano, dagli spazi aperti della campagna di Emiliano agli interni claustrofobici dell’abitazione di Vittorio, sottolineando sensazioni di oppressione e liberazione che vivono nei personaggi.La mia ombra è tua va a toccare corde emotive sensibili, andando a ritrarre uno spaccato reale delle relazioni umane e delle complessità della scoperta della vita adulta. Un racconto  che invita alla riflessione, capace di far sorridere e commuovere, con dei personaggi che lasciano un segno duraturo nello spettatore.

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.