Proposto da Coordinamento Comuni Obbiettivo 1, sono 31 i centri in via di estinzione
Il rischio di spopolamento dei piccoli comuni è reale. Ecco allora un piano straordinario contro lo spopolamento. E’ quello che propone il Coordinamento Comuni Obiettivo-1 (in via di estinzione) che ha presentato l’evento in programma questa sera 30 giugno a Cheremule. Un evento convocato dall’associazione “per sensibilizzare la comunità sarda sull’adozione di una pianificazione specifica per affrontare la desertificazione in atto da tempo”.
In particolare, ha spiegato il portavoce del Coordinamento Chicco Frongia, “chiediamo alla Regione uno specifico Recovery plan in grado di ridurre lo spopolamento dei Comuni”. Insomma, “risorse certe per attenuare il dramma del buco socioeconomico al centro della ciambella sarda”.
I Comuni a rischio estinzione sono 31 ma il Coordinamento sottolinea che “il problema riguarda l’intera società. Questo perché il declino dei piccoli paesi porta alla desertificazione di vaste aree”. “Quello del 30 sarà il primo di una serie di incontri” ha spiegato la sindaca di Cheremule Antonella Chessa. Che poi aggiunge: “Alla giornata sono invitati le istituzioni, i rappresentanti politici, le organizzazioni datoriali e sindacali, l’università. Noi chiediamo di avere un sostegno tangibile, un piano di intervento economico”.
“Una certezza di finanziamento che ad oggi purtroppo non abbiamo” ha poi aggiunto il presidente dei Comuni del Meilogu Chicco Arru. “Da un punto di vista operativo chiediamo una linea riservata di risorse per i Comuni. Quelli in via di estinzione, in particolare. Chiediamo inoltre un disegno strategico e comunque non interventi a pioggia e scoordinati”.