AnfSud Bandida

“Bandida” di Anfiteatro Sud chiude la rassegna al TsE di Is Mirrionis a Cagliari

Bandita

Bandida: giovedì 30 giugno –ore 17 – TsE – via Quintino Sella – Is Mirrionis – Cagliari


Bandida: Cala il sipario su “Teatro e Marmellata” 2022 – la rassegna a misura di giovanissimi e famiglie organizzata dal Teatro del Segno. L’ultimo appuntamento (giovedì 30 giugno) alle 17 al TsE di Is Mirrionis a Cagliari è con “Bandida / … una Fiaba Sarda” di Anfiteatro Sud. Uno spettacolo scritto e diretto da Susanna Mameli e liberamente ispirato alla storia di Paska Devaddis e ai miti e alle leggende dell’Isola. Interpretato da Claudia Giua, Silvia Bandini e Daniele Pettinau per riscoprire la figura della giovane orgolese. Giovane costretta alla latitanza per sfuggire a un’ingiusta accusa. La protagonista sarà accompagnata da «due simpaticissime Janas – Aranté e Brebé – che custodiscono le chiavi per la comunicazione fra il mondo dei vivi e quello dei morti».
COMUNICATO del 29.06.2022

Lo spettacolo


Viaggio tra i miti e le leggende dell’Isola con “Bandida / … una Fiaba Sarda” di Anfiteatro Sud, uno spettacolo scritto e diretto da Susanna Mameli. In cartellone al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari per l’ultimo appuntamento con la rassegna “Teatro e Marmellata” 2022. Evento dedicato alle bambine e ai bambini e alle famiglie, organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda. Evento inserito nel progetto pluriennale Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro (2017 – 2026).
Sotto i riflettori Claudia Giua, Silvia Bandini e Daniele Pettinau sono i protagonisti di un racconto fantastico. Incentrato sulla figura della giovane di Orgosolo coinvolta suo malgrado nella faida tra le due famiglie dei Cossu e dei Corraine.

Gli schieramenti

Dopo l’assassinio di Antonio Succu soprannominato “Caretta”, ucciso davanti alla madre, all’anziana nonna e alla sorella Mariangela, per cui furono subito sospettati Antonio Devaddis e Giuanne Corraine, la presenza di Paska quella stessa notte nei pressi della casa della vittima apparve come un potenziale indizio se non di colpevolezza, di complicità. Fu emanato un mandato di cattura e davanti alla prospettiva di essere arrestata, la fanciulla scelse la latitanza. nvece di imbarcarsi per l’America insieme con il fidanzato Michele Manca, come suggerivano alcuni parenti.
La “disamistade” – l’odio profondo e insanabile tra due famiglie, talvolta scaturito da banali incidenti – provoca una spirale di sangue. La terribile faida sorta per un’eredità contesa sarebbe durata per dodici anni, dal 1905 al 1917, in un tragico crescendo. Venti omicidi, intere famiglie costrette a darsi alla macchia per sfuggire alla cattura da parte delle forze dell’ordine e alle ben più temibili ritorsioni dei rivali: il patrimonio del ricco possidente Diego Moro, offerse la scintilla iniziale per una guerra tra clan, tra reciproche accuse, inasprite in seguito alla scomparsa di una cospicua frazione dei beni. Da un lato Giovanni Antonio Corraine, persuaso che a impadronirsene fosse stata la sorella Giovanna, insieme a una delle altre due sorelle, Angela Rosa, mentre l’altra, Domenica si era schierata con l’accusata. Nella disputa entrarono altre famiglie – i Succu e i Devaddis da una parte, i Pisanu, i Piredda e i Monni dall’altra.

La storia

Una vicenda atroce, dolorosa e amara, conclusasi con una cerimonia di rappacificazione, nel 1917, secondo l’antica usanza, dopo che le autorità erano riuscite a far incontrare i capi della faida. Paska Devaddis – «Reina di Orgòsolo e de bandidos sorre e sentinella. De sa disamistade in sa burraska in sa notte orgolesa fìd istella. Paska Devaddis reina e bandida», come la definisce in un fortunato radiodramma lo scrittore Michelangelo Pira (ovvero «Regina di Orgòsolo, sorella e sentinella dei banditi. Nella burrasca della faida fu la stella della notte orgolese. Pasqua Devaddis, regina e banditessa») – fu tra le vittime indirette di questa sequenza di vendette incrociate. Il suo animo orgoglioso e fiero la spinse a preferire la latitanza all’umiliazione del carcere, dopo aver assistito all’arresto del fratello Battista. Fratello condannato a diciotto anni di prigione per omicidio, e alla cattura del padre, già anziano, che avrebbe comunque negato ogni coinvolgimento.

Bandida


“Bandida” rievoca la storia, in una chiave fiabesca attraverso la magia di due Janas, Aranté e Brebé, scrive nelle note l’autrice e regista Susanna Mameli. Tra canti tradizionali e azioni sceniche, emerge la vita avventurosa della fanciulla, riapparsa dopo la lunga latitanza nella sua casa, in abito da sposa, per l’ultimo viaggio. La sua figura, ammantata di fascino e mistero, insieme alla tragica fine, appartiene ormai all’immaginario dell’Isola. Episodi veri o inventati che alimentano il mito di donna combattiva e fiera. I suoi compagni di viaggio, nello spettacolo a misura di giovanissimi e famiglie, sono le marionette di Bobore, Onorato, e Don Diego Moro.
La Rassegna “Teatro e Marmellata” 2022 si inserisce nel progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026. Progetto a cura del Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda. In collaborazione con la Parrocchia di Sant’Eusebio di Cagliari e con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico del Comune di Cagliari, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Il progetto


Il TsE è il fulcro di un progetto pluriennale di “teatro sociale”, nato con l’idea di offrire un’alternativa e un’opportunità agli abitanti del quartiere. Un riuscito “esperimento” culturale, capace di intercettare e valorizzare risorse e talenti e insieme di rispondere a istanze e problemi. Vengono affrontati argomenti delicati e complessi come il gioco d’azzardo patologico e il fenomeno sempre più diffuso delle truffe ai danni degli anziani. L’arte della rappresentazione come sintesi del reale e proiezione dell’immaginario, capace di dar corpo ai sogni (e agli incubi) del mondo contemporaneo. Guardando al futuro: il progetto pluriennale “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” proseguirà per un altro quinquennio. Un teatro “abitato” che pure nei mesi scorsi, sempre nel rispetto delle regole ha ospitato prove e allestimenti, rigorosamente “a porte chiuse”. La nascita della nuova creazione del Teatro Tages.

Teatro senza quartiere


Il progetto “TEATRO SENZA QUARTIERE/ per un quartiere senza teatro” 2017-2026 vede in prima fila, accanto al Teatro del Segno, l’Accademia Internazionale della Luce, il Teatro Tages, il Comitato Casa del Quartiere, Teatro impossibile, La compagnia Salvatore della Villa, l’Associazione Culturale Musicale Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”, la Compagnia dei Ragazzini di Cagliari diretta da Monica Zuncheddu, l’Associazione Culturale CORDATA F.O.R. e il CeDAC (Centro Diffusione Attività Culturali) che organizza il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.
Fondamentale l’apporto di partner e sponsor privati, a partire dal main sponsor TECNOCASA di Roberto Cabras che sostiene l’intero progetto quinquennale. Anche grazie all’azienda Fratelli Argiolas carpenteria metallica, grazie alla quale sono stati realizzati alcuni degli adeguamenti tecnici del palcoscenico e del teatro. Infine anche grazie al partner tecnico DUBS Organizzazione Tecnica per lo Spettacolo di Bruno Usai.


La compagnia


Fondato il 12 Gennaio 2009, il Teatro del Segno / Laboratorio di Produzione Teatrale nasce dall’esigenza dei suoi fondatori e del direttore artistico Stefano Ledda, di dirigere in maniera più spiccata la propria produzione artistica e la propria attività didattica verso il teatro sociale e verso interventi mirati alla diffusione della cultura teatrale.
Il Teatro del Segno è una compagnia professionale di produzione, un gruppo aperto ai diversi aspetti dell’espressività che ricerca attraverso la sperimentazione di percorsi creativi diversi, il segno scenico indispensabile alla comunicazione dell’emozione e del senso.
Il Teatro del Segno cura progetti come “Rovinarsi è un Gioco” e “Senza Fiato” e organizza, oltre alla Stagione di “Teatro Senza Quartiere” e alla rassegna “Teatro e Marmellata” al TsE, il Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu e il Festival “Palcoscenici d’Estate” ad Allai, nell’ambito di Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.

About Michelangelo Berutti

Nato a Cagliari il 01/01/1994. Ho studiato presso il liceo Michelangelo. Attualmente studente presso la facoltà di ingegneria biomedica.

Controlla anche

Il tenente Franz: la prima donna ufficiale della storia

La prima donna ufficiale della storia: il tenente Franz si chiamava Francesca Una figura rivoluzionaria …