Apertura a Barumini nel ricordo di Giovann Lilliu: Michele Placido e Lia Careddu in una doppia recitazione in italiano e in sardo.
Il Festival Internazionale dell’Archeologia Isola dei Giganti ha preso avvio nella reggia nuragica di Barumini, sito Unesco patrimonio dell’Umanità.
All’ombra del gigante di pietra sono risuonate potenti le parole di Giovanni Lilliu, l’archeologo e intellettuale sardo che ha riportato in vita “Su Nuraxi”.
E quella epopea, perché di questo si è trattato, è stata raccontata in modo magistrale dagli attori Michele Placido e Lia Careddu. Una doppia voce maschile e femminile, in italiano il primo, in sardo la seconda. Il tutto in un percorso guidato da Giorgio Murru, archeologo e direttore artistico del festival che proprio a Barumini è nato e cresciuto.
Un ritorno indietro nel tempo che ha fatto riecheggiare i suoni di quell’avventura. Le pale dei braccianti agricoli di Barumini, i rumori dei buoi e di quelle funi tese che dovettero spostare grossi blocchi di pietra.
E ancora le voci, le carezze del vento sulla vegetazione, il calpestio leggero dei piccoli animali. I silenzi, i sospiri. E così, giorno dopo giorno quel nuraghe sepolto ha preso vita diventando una delle più straordinarie testimonianze della civiltà nuragica.
Un evento che nasce dalla stretta collaborazione con la Fondazione Barumini Sistema Cultura, in una sinergia che è alla base di una vera e propria rete.
Oggi, mercoledì 29 giugno, il Festival vive la sua giornata nel sito di Mont’e Prama a Cabras dove la storia delle scoperte archeologiche nel Mediterraneo si è arricchita di nuovi elementi che di fatto hanno attirato l’attenzione della comunità scientifica mondiale.
I Giganti di Mont’e Prama sono così diventati dei veri e propri testimonial della Sardegna. Questo grazie a una serie di eventi che li hanno visti protagonisti itineranti.
Sarà questa l’occasione per sentire dalla voce dei protagonisti che nel tempo si sono avvicendati nelle ricerche il vero significato della scoperta e l’emozione che i ritrovamenti volta per volta hanno trasmesso.
Saranno poi le launeddas di Luigi Lai, di Marcello Floris, dell’associazione Launeddas del Sinis diretta da Stefano Pinna e il sax di Gavino Murgia a creare la giusta atmosfera per una serata che si concluderà con l’evento enogastronomico “Gusta il Territorio”.