Il Quartetto Adorno sarà ospite della Stagione Concertistica 2022 dell’associazione Amici della Musica di Cagliari per terminare l’integrale dei quartetti di Ludwig van Beethoven
Terminano i quartetti di Beethoven. Ultimi appuntamenti domani 7 luglio e lunedì 11 luglio alle ore 18.30 all’Auditorium del Conservatorio. In cartellone gli ultimi quartetti del compositore tedesco.
Programma 7 Luglio
Domani il repertorio prevede l’op. 59 in Do maggiore n. 3 “Razumovsky”, terzo dei tre Quartetti che vanno sotto il nome del conte aristocratico russo a cui sono dedicati, l’unico dei tre a non possedere un suo «tema russo» e il primo fra tutti i quartetti di Beethoven ad aprirsi con una introduzione lenta; l’op. 95 in fa minore “Serioso”, ultimo dei cosiddetti Quartetti “di mezzo” composto nel 1810 e il nome, apposto da Beethoven sull’autografo, si riferisce alla severità del contenuto espressivo e le dimensioni contenute; per concludere “la grande fuga” op.133 in Si bemolle maggiore, famosa per l’estrema perizia tecnica richiesta nella sua esecuzione e per la sua natura introspettiva ed enigmatica, superiore persino agli standard raggiunti dal compositore nel suo ultimo periodo di attività. Fu scritta tra il 1825 e 1826, quando il compositore era già completamente sordo.
Programma 11 Luglio
Lunedì 11 luglio si conclude il progetto con quelli che possono essere definiti i quartetti più importanti del compositore tedesco: il Quartetto per archi n. 16 in Fa maggiore op. 135 composto nel 1826 che costituisce il suo ultimo importante lavoro. Dopo questo, solo l’ultimo movimento del Quartetto op. 130 fu creato dal compositore prima della sua morte; e poi ancora l’op. 59 “Razumovsky”, dedicata da Beethoven all’ambasciatore russo a Vienna, il conte Andrei Razumovsky, che si colloca agli apici di tutta la produzione per questo insieme strumentale, con il quartetto n. 1 in fa maggiore forse il più monumentale dei tre. Sul palco ancora il Quartetto Adorno composto da Edoardo Zosi al primo violino, Liù Pelliciari al secondo, Benedetta Bucci alla viola e Stefano Cerrato al violoncello.
Storia del quartetto
Fondato nel 2015, il nome del quartetto è un omaggio al filosofo Theodor Wiesengrund Adorno che, in un’epoca di declino musicale e sociale, individuò nella musica da camera una chiave di salvezza per perpetuare un vero rapporto umano, secondo i valori del rispetto e dell’anelito alla perfezione. Il Quartetto Adorno si è fatto conoscere a livello internazionale aggiudicandosi il Terzo Premio (con Primo non assegnato), il Premio del Pubblico e il Premio Speciale per la migliore esecuzione del brano contemporaneo di Silvia Colasanti nell’edizione 2017 del Concorso Internazionale “Premio Paolo Borciani”. Nella storia trentennale del Concorso nessun quartetto italiano aveva ottenuto un riconoscimento così importante.
Nel 2018 è vincitore della X Edizione del Concorso Internazionale per quartetto d’archi “V. E. Rimbotti”. Diviene inoltre artista associato in residenza presso la Chapelle Musicale Reine Elisabeth di Bruxelles. Nel 2019 riceve un prestigioso riconoscimento artistico ricevendo il Premio “Una vita nella musica giovani 2019”. Il Quartetto Adorno ha tenuto concerti per importanti Società Musicali italiane ed estere. Tra queste “London Chamber Music Society Series at Kings Place” e “Wigmore Hall” Londra, “Ravenna Festival”, “La Società dei Concerti” Milano ecc.
Dopo la pausa estiva la Stagione Concertistica 2022 riprenderà con due concerti dedicati a Vivaldi per il ciclo “solista e orchestra”. Il 30 agosto Jeremie Chigioni (violino) e il 13 settembre Ettore Agati (voce controtenore) insieme al MiniM Ensemble.