Federico Buffa ufficiale medium

Federico Buffa con “Italia Mundial” nell’Isola da venerdì 8 luglio

Il fascino di una moderna epopea con “Italia Mundial” di e con Federico Buffa in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC Sardegna con l’avvincente spettacolo incentrato sull’indimenticabile vittoria della nazionale azzurra

La vittoria nazionale azzurra, guidata da Enzo Bearzot in Spagna nell’estate del 1982 il celebre cronista sportivo, sarà protagonista, con “Italia Mundial”, venerdì 8 luglio alle 21:00 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, sabato 9 luglio alle 21:00 all’Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale e infine domenica 10 luglio alle 21.30 all’ex Pretura Regia di Pula per il XL Festival “La Notte dei Poeti”.

Un viaggio nella storia del Novecento

Viaggio nella storia del Novecento tra il trionfo della nazionale azzurra in Spagna nel 1982 e la temperie culturale e sociale e il complesso scenario politico nei primi Anni Ottanta con “Italia Mundial” di e con Federico Buffa in cartellone venerdì 8 luglio alle 21 al Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, sabato 9 luglio alle 21 all’Anfiteatro Comunale di San Gavino Monreale e infine domenica 10 luglio alle 21.30 all’ex Pretura Regia di Pula per il XL Festival “La Notte dei Poeti” per un triplice appuntamento sotto le insegne del CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Un focus sulla vittoria dei calciatori italiani

Focus sulla vittoria dei calciatori italiani, per la terza volta “campioni del mondo” in una avvincente narrazione che accosta il fascino del gesto atletico, con i goals del capocannoniere Paolo Rossi e quelli messi a segno da Marco Tardelli e Alessandro Altobelli, il tiro fortunato di Breitner e il rigore mancato di Antonio Cabrini, le magistrali parat e di Dino Zoff, alla descrizione della personalità dell’allenatore Enzo Bearzot, con la sua immancabile pipa, per restituire il vivido ricordo di una notte magica allo Stadio Bernabeu di Madrid, culminante con le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini.

L’indimenticabile tripletta finale dell’Italia

Il celebre giornalista e telecronista sportivo, straordinario storyteller, porta in scena la splendida impresa dell’Italia di Bearzot e lo spirito dei tempi, l’indimenticabile tripletta finale dell’Italia al termine di una serie di successi, le sconfitte dell’Argentina e del Brasile: una gara emozionante e spettacolare che rimanda alla “partita del secolo” tra Italia e Germania, dodici anni prima a Città del Messico, e culmina con una nuova, stavolta schiacciante, vittoria degli azzurri. Una leggendaria Coppa del Mondo svoltasi tra le polemiche, montate ad arte dalla stampa, intorno ad uno degli eventi sportivi più seguiti, fatti apposta per accendere gli animi dei tifosi delle opposte squadre e catalizzare l’attenzione di un pubblico sempre più vasto, pronto ad acclamare i suoi eroi “campioni del mondo”.

I risultati dell’Italia

I risultati dell’Italia, non sempre eclatanti, almeno all’inizio, avevano suscitato qualche dubbio, nelle partite contro Polonia, Perù, Camerun, fino a quella “resurrezione” sorprendente ma non troppo che porta all’eliminazione di squadre superfavorite come Argentina e Brasile e prepara idealmente il terreno all’entusiasmo e alle emozioni di una finale impressa nell’immaginario collettivo, in quel sano risveglio dello spirito “patriottico” di un Belpaese spesso lacerato e diviso, ma che ritrova il senso della propria identità nazionale davanti alle gesta di undici uomini in calzoncini corti e alle parabole, spesso mirabili, di un pallone. Forse davvero l’Italia è un paese di “allenatori” mancati e commentatori da bar, pronti a spiegare a richiesta il senso di ogni azione in campo, ma la memoria di “quel” Mondiale di Spagna dell’82 che aveva tenuto milioni di spettatori incollati di fronte ai teleschermi – e quella strepitosa finale, in un susseguirsi di sequenze vertiginose, di passaggi, di tiri ipnotici – rappresenta un avvenimento cruciale nella storia dello sport del Ventesimo secolo.

La vittoria dell’Italia

Una vittoria meritata ma “costruita” attraverso un crescendo drammatico come una sceneggiatura cinematografica, in cui le possibilità della squadra azzurra anche solo di giungere alle semifinali contro avversarie assolutamente degne di nota sembravano all’inizio abbastanza esigue, la “fragilità” vera o supposta di Pablito Rossi, singolarmente “fuori forma”, salvo rivelarsi il vero talento di quel torneo, le scelte “opinabili” di Bearzot, e infine la vittoria che mette d’accordo tutti e rende memorabile quella torrida estate. Brillante e raffinato affabulatore, Federico Buffa conduce il pubblico alla (ri)scoperta di quel “campioni del mondo”, del carattere, delle peculiarità, dello stile di ciascun giocatore in campo, restituisce la tensione di quei momenti in cui nella perfezione di un gesto, nella capacità di superare una difesa e lanciare un affondo, fino a raggiungere la porta e al contempo fare salda barriera contro gli avversari, si può conquistare il successo e una gloria imperitura.

La cronaca “Italia Mundial”

“Italia Mundial” è la cronaca coinvolgente di un’impresa sportiva, in cui emergono i valori fondanti della filosofia dello sport, lo spirito di squadra, la capacità di “orchestrare” un’azione e una partita, perché la vittoria è la somma non matematica, ma “epica”, del talento individuale e della bravura collettiva, che trasforma un “gioco” in opera d’arte. Sulle note del pianoforte di Alessandro Nidi, Federico Buffa ripercorre una pagina indimenticabile del calcio italiano e mondiale, svelandone la dimensione più umana e insieme più distante dalla materia di cui son fatti i comuni mortale, dalle “normali” abilità e potenzialità, per ascendere verso la dimensione del mito. Uno spettacolo in cui si fondono teatro e sport, con la cifra inconfondibile e la voce di un appassionato narratore di storie di sport come Federico Buffa, per la regia di Marco Caronna, con una colonna sonora affidata all’estro del musicista e compositore Alessandro Nidi (produzione IMARTS / International Music and Arts) in una drammaturgia fatta di parole e note, ma soprattutto di emozioni.

Le parole di Aldo Grasso

«Buffa è un formidabile storyteller, un narratore di storie che si diramano per mille rivoli. O meglio, i racconti di Buffa hanno una struttura ad albero» – sostiene Aldo Grasso: «il tronco è il calcio, i rami sono le connessioni che via via prendono corpo attraverso associazioni, link, collegamenti, divagazioni. A differenza di alcuni giornalisti sportivi che in passato amavano esibire il loro sapere di fronte a una platea non particolarmente attrezzata, Buffa sa che cultura è innanzitutto fare bene le cose, coltivare i dettagli (magari con alcuni vecchi LP)».

Chi è Federico Buffa

Federico Buffa (Milano, 28 luglio 1959) è un giornalista, e telecronista sportivo italiano. Oltre alla sua attività di telecronista di basket e commentatore sportivo, Buffa ha condotto alcune trasmissioni antologiche sempre a tema sportivo, nelle quali ha dimostrato – secondo Aldo Grasso – di «essere narratore straordinario, capace di fare vera cultura, cioè di stabilire collegamenti, creare connessioni, aprire digressioni» in possesso di uno stile avvolgente ed evocativo.

About Claudia Atzori

Sono Claudia Atzori. Sono nata nel 1997 e ho la passione per il disegno, la pittura e l'architettura.

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