Viaggio tra le storie e le emozioni con la IV edizione del Festival Palcoscenici d’Estate organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e della Regione Sardegna: dal 16 luglio al 20 agosto il paese del Barigadu diventa palcoscenico per eventi en plein air, tra spettacoli e concerti, proiezioni cinematografiche, gare gastronomiche e incontri letterari.
Un ricco cartellone quello del Festival “Palcoscenici d’Estate” con protagonisti di assoluto rilievo della scena nazionale e isolana (e non solo), dall’attore e cantante Peppe Barra a Gianfranco Berardi (vincitore del Premio Ubu 2019), da Pierpaolo Piludu (Cada Die Teatro) e Virginia Viviano (Teatro Circo Maccus) a Daniel Dwerryhouse e Francesco Civile (per Anfiteatro Sud), oltre ai “padroni di casa” Alessandra Leo e Stefano Ledda (Teatro del Segno) con la musicista Federica Josè Are ma anche il Duo x Caso di Barcellona e la danzatrice e performer Silvia Battaglio (Biancateatro), accanto ad artisti emergenti e giovani talenti come Noemi Medas, Giulia Giglio e Federico Giaime Nonnis.
Spazio alla musica, tra un omaggio a Gabriella Ferri firmato OfficinAcustica con Anna Lisa Mameli e Corrado Aragoni al “Cantico del Mare” di Manuela Ragusa e Mario Pierno, la “Manhattan Suite” del pianista e compositore Carlo Maria Barile e “L’Orfeo”, poetica Favola in Musica di Claudio Monteverdi con il soprano Federica Cubeddu e l’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” diretta da don Raimondo Mameli e ancora organetto e launeddas con il “FantaFolk” di Vanni Masala e Andrea Pisu.
Cinema d’animazione con il pluripremiato “Zootropolis” di Byron Howard e Rich Moore (Premio Oscar 2017, oltre al Golden Globe e a ben cinque Annie Awards) e il visionario racconto di una Sardegna arcaica tra verità e leggenda con “Il Muto di Gallura” di Matteo Fresi, dall’omonimo romanzo di Enrico Costa su una crudele faida dell’Ottocento. Una riflessione sul presente e sul futuro con la presentazione di “Parlamento Mondiale. Perché l’umanità sopravviva” scritto da Mario Capanna (insieme con Stefania Barile e Fabio Minazzi), nell’incontro con l’ex europarlamentare, il giornalista Mauro Pili (L’Unione Sarda) e l’editore Giuseppe Barile – coordinato da Mario Sechi – sul ruolo della politica per evitare la corsa verso la catastrofe.
Il IV Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai, fortemente voluto dal sindaco Antonio Pili e dall’amministrazione dell’incantevole borgo del Barigadu, celebre per le sue statue menhir, che accosta alle tradizionali case a corte in pietra e alla suggestiva chiesa dello Spirito Santo in stile gotico-catalano l’invenzione della “casa sull’albero”, in un dialogo tra architettura antica e contemporanea, propone un programma variegato che spazia tra le diverse arti della scena, dal teatro alla danza, dalla musica colta e popolare al nouveau cirque, con spettacoli pensati per giovanissimi e famiglie e altri rivolti alle differenti fasce di pubblico, per ritrovare il piacere della socialità e lo spirito della festa.
In programma anche interessanti laboratori – da “Circo Maccus” (sabato 30 luglio dalle 19 in piazza Falò), un Laboratorio di Arti Circensi – Giocoleria, Acrobatica, Danza Aerea e Clownerie diretto da Virginia Viviano rivolto a ragazzi e ragazze tra gli 8 e i 14 anni, a “Fili in prima fila” (mercoledì 3 agosto dalle 18 alla Biblioteca Comunale), un Percorso didattico sulla costruzione e animazione delle marionette a filo per bambine e bambini dai 6 ai 10 anni a cura di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa del Teatro Tages.
IL CARTELLONE
Ouverture nel segno del nouveau cirque sabato 16 luglio alle 22 per il festival “Palcoscenici d’estate” in piazza Falò con “Solo de Dos” del Duo x Caso di Barcellona con i clowns-acrobati Elisabetta Valci Mazzara (IT) e Thomas Berger (AUT): una performance divertente e coinvolgente tra esercizi di equilibrio e buffe gags dove «due bizzarri personaggi aprono le porte del loro poetico mondo» per la gioia di grandi e piccini.
Viaggio tra le rime della “Divina Commedia” domenica 17 luglio alle 22 in piazza Santo Isidoro con “Chi dice Donna dice Dante” di Francesco Civile (produzione Anfiteatro Sud), diretto e interpretato dallo stesso Francesco Civile insieme con Daniel Dwerryhouse: un’occasione per incontrare e riscoprire alcune emblematiche figure femminili della vita del sommo Poeta, dall’amata Beatrice alla sorella Tana Alighieri.
Raffinato e poliedrico interprete della tradizione napoletana, figlio d’arte, apprezzato cantante e attore, Peppe Barra mercoledì 20 luglio alle 22 in piazza Santo Isidoro presenta il suo libro “Lengua Serpentina e altri racconti” da “Le Cunto de li Cunti” di Giambattista Basile, accompagnato da Tonino Macis alla chitarra e in dialogo con l’editore Giuseppe Barile, per un avvincente percorso nell’immaginario popolare tra antiche e nuove favole.
Omaggio a Gianni Rodari venerdì 22 luglio alle 22 in piazza Falò con “Rodari… per l’Estate” di e con Alessandra Leo e Stefano Ledda, sulle note del contrabbasso di Federica Josè Are (produzione Teatro del Segno), per un “viaggio nel paese delle vacanze” in compagnia del grande scrittore di libri per l’infanzia, tra letture e giochi, per riscoprire la “grammatica” della fantasia e l’arte di inventare storie, da “Il libro degli errori” alle “Filastrocche in cielo e in terra” senza dimenticare le “Favole al telefono”.
Tra incanto e poesia sabato 23 luglio alle 22 in piazza Santo Isidoro con “Madame Brûlée in ‘C’est la Vie!’ ovvero ‘Le quotidiane acrobazie del vivere’” di e con Virginia Viviano (Teatro Circo Maccus), che racconta «le vicissitudini di una donna comunemente straordinaria, l’affascinante e misteriosa governante/diva della Caravan Perdù Maison… tra il peso della realtà e la leggerezza dei sogni, tra cadute vertiginose e voli inebrianti…».
Una moderna “favola” sul rispetto dell’ambiente e i rischi dell’inquinamento giovedì 28 luglio alle 22 in piazza Santo Isidoro con “Pesticidio” del Cada Die Teatro, nell’interpretazione di Pierpaolo Piludu per la regia di Alessandro Mascia, con la voce fuori campo di Lia Careddu: in scena la storia di Bachisio, un anziano contadino, che cerca di difendere la sua terra di fronte alle pretese di una grande impresa che acquista i terreni dell’Isola per praticare la coltivazione intensiva, rischiando di cancellare le coltivazioni tradizionali e distruggere la biodiversità.