Nuovi dati di due studi confermano che faricimab di Roche, primo anticorpo bispecifico per l’occhio.
Faricimab migliora la vista nei pazienti con degenerazione maculare legata all’età neovascolare o ‘umida’; cause principali di perdita della vista, con meno somministrazioni: mediamente 10 iniezioni in 24 mesi, contro le 15 dei pazienti trattati con aflibercept. Lo rende noto l’azienda, comunicando i risultati a 2 anni degli studi Tenaya e Lucerne. “Questi risultati a più lungo termine rafforzano la fiducia in faricimab e ne avvalorano il continuo utilizzo in soggetti con Amd neovascolare – dichiara Levi Garraway, chief medical officer e head of global product development di Roche -.
Grazie alla possibilità che necessitino di meno iniezioni nel tempo, faricimab continua a rappresentare un importante passo avanti per le persone affette da patologie retiniche che minacciano la vista. Questi dati testimoniano il nostro impegno teso a ridefinire gli standard di cura e a ridurre il carico terapeutico”.
L’efficacia dell’anticorpo
Più del 60% dei soggetti in terapia con il farmaco sono stati trattati ogni 4 mesi. Questo dato rappresenta un aumento rispetto al primo anno. 45% dei pazienti aveva raggiunto un intervallo di somministrazione di 4 mesi, ottenendo al contempo miglioramenti della vista paragonabili ad aflibercept somministrato ogni 2 mesi.
Faricimab
L’80% dei soggetti in terapia con faricimab è stato trattato a intervalli di almeno 3 mesi e ha ricevuto un numero mediano di 10 iniezioni nell’arco di 2 anni…. Contro 15 iniezioni nei pazienti trattati con aflibercept, riducendo potenzialmente il numero di iniezioni…
Inoltre, faricimab somministrato a intervalli massimi di 4 mesi e aflibercept somministrato ogni 2 mesi hanno fatto osservare riduzioni sovrapponibili dello spessore del sottocampo centrale… Non sono emersi nuovi elementi da segnalare in merito alla sicurezza e faricimab ha continuato a essere ben tollerato, con un profilo beneficio/rischio favorevole.
Cos’è?
La degenerazione maculare è una patologia in cui la porzione centrale della retina (detta macula) si deteriora e non funziona adeguatamente. La malattia è spesso indicata come degenerazione maculare legata all’età (AMD o DMLE), poiché si manifesta soprattutto in soggetti di età superiore ai 60 anni. Molti anziani, infatti, sviluppano la patologia come parte del naturale processo di invecchiamento.
Alcuni casi di degenerazione maculare sono lievi e non influenzano completamente la visione, mentre altre forme sono gravi e possono causare la perdita della vista in entrambi gli occhi.