Il crogiuolo organizza la XIV edizione di NurArcheoFestival. Il 19 luglio in scena la prima nazionale di “Una relazione per un’accademia”.
Dal 15 luglio al 1 agosto 2022 si tiene la XIV edizione di NurArcheoFestival. Diretto da Iaia Forte e Rita Atzeri, anima del Crogiuolo, che lo organizza.
NurchArcheoFestival prosegue Martedì 19 luglio, al Nuraghe Arrubiu di Orroli, alle 21.30, arriva Tommaso Ragno. Interprete poliedrico (teatro, cinema, tv) di alto spessore, che proporrà in anteprima nazionale “Una relazione per un’accademia“, un reading tratto dal testo di Franz Kafka. Si chiama Pietro il Rosso la scimmia a cui Kafka diede voce nel 1917 con un racconto breve pubblicato su una rivista.
In “Una relazione per un’accademia” Pietro viene catturato mentre è con il suo branco, ferito da due pallottole, una al volto, da qui il soprannome il Rosso, una all’anca, che lo rende zoppo. Dopo la prigionia, in una cassa su una nave che lo sta portando in Europa, Pietro capisce. Può imitare molto bene gli uomini e garantirsi una forma di libertà che lo porterà nei teatri a esibirsi. Dopo quasi cinque anni, gli antropologi che lo invitano all’Accademia per raccontare la sua storia si trovano davanti una scimmia-uomo calma, riflessiva, ironica, che si racconta con una vena di malinconia, rabbia e accusa che percorre tutta la narrazione. Tommaso Ragno interpreta il testo di Kafka accompagnando il pubblico in un viaggio davvero singolare. Lo spettacolo sarà preceduto dalla visita guidata al sito a cura della cooperativa Is Janas (su prenotazione).
Prima, a Sadali, alle 18, Asmed presenta ai Giardini Podda Zatò e Ychì.
Progetto, regia e costumi di Senio G.B. Dattena. Coreografia e danzatori Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino. Percussioni: Marco Caredda, Cinzia Curridori. Realizzazione costumi: Stefania Dessi, le allieve dell’Istituto per i Servizi Sociali S.Pertini – Cagliari e del Liceo Artistico G.Brotzu – Quartu Sant’Elena.
Zatoychi, Zato‘ per gli amici, è un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese. A lui in Giappone hanno dedicato numerose serie tv e di recente un film. A lui, alla sua figura ironica, si è ispirato Senio Dattena per la performance di Asmed. Zatoychi divide in due la sua anima, scindendosi in forma maschile e femminile, e diventa Zato’ & Ychi’. Due samurai che si scontrano in tre cruentissimi combattimenti, sostenuti e incalzati nel loro serrato confronto da clangori metallici e dal ritmo profondo delle percussioni. I costumi indossati dai due danzatori sono un elemento essenziale. Trapunti di miriadi di campanelli, sono infatti i costumi stessi a creare una colonna sonora e a dettare in parte, col loro peso e volume, il movimento dei protagonisti in scena.
La performance procede secondo una sorta di sottrazione, ma la tensione permane inalterata e intensa. Chi sono i guerrieri? Appartengono a una civiltà umana dimenticata da milioni di anni? Sono i superstiti di un futuro postatomico?
Lo spettacolo che si inserisce in NurArcheoFestival sarà preceduto, alle 17, dalla visita guidata alla Grotta Is Janas curata dalla cooperativa Le tre fate. Visita resa ancora più suggestiva da una performance dell’arpista Chiara Vittone, che nella “Sala grande” proporrà brani del suo repertorio.