Energia rinnovabile, tecnologie utili per produrre idrogeno dall’acqua di mare dai ricercatori dell’Università di Cagliari
Il progetto Prometh2eus è stato finanziato dal ministero della Transizione ecologica con tre milioni e mezzo di euro. Un milione e settecentomila destinati ai gruppi locali guidati dal responsabile scientifico, Vittorio Tola. Nel percorso sono coinvolti tre dipartimenti dell’ateneo e le accademie di Genova e Brescia. Un milione e settecentomila euro all’ateneo del capoluogo. Nei giorni scorsi il Mite (Ministero per la transizione ecologica) ha finanziato il progetto Prometh2eus.
Proposto dal partenariato costituito dalle università di Cagliari, Genova e Brescia nell’ambito del Pnrr (missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull’idrogeno”). L’Unione Europea-Next Generation Eu finanzia il progetto.
Il finanziamento è pari a 3,5 milioni di euro, di cui 1,7 destinati all’Università di Cagliari. Dura tre anni e parte dal prossimo settembre. Prometh2eus si è piazzato al terzo posto in un contesto fortemente competitivo con 38 proposte progettuali, di cui appena sette finanziate.
La ricerca
Idrogeno verde e gioco di squadra: intesa e ricerche di qualità interdipartimentali. “Il progetto è volto allo sviluppo di processi, sistemi e componenti innovativi di produzione, accumulo e utilizzo di idrogeno da fonti rinnovabili” spiega Vittorio Tola, responsabile scientifico e docente dell’università di Cagliari al dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e dei materiali (Dimcm).
Nel percorso di ricerca sono coinvolti anche i dipartimenti di Ingegneria elettrica ed elettronica (Diee) e di Scienze chimiche e geologiche (Dscg). “L’aspetto caratterizzante del progetto è lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di idrogeno da acqua di mare così da limitare, in una prospettiva di produzione di idrogeno verde su scala globale, l’utilizzo di risorse idriche di rispetto” aggiunge il professor Tola.
Ai lavori prendono parte i gruppi di ricerca coordinati dai professori Giorgio Cau e Michele Mascia (Dimpcm), Alfonso Damiano (Diee) e Carla Cannas (Dscg).