Il 22 luglio a Sassari andrà in scena il terzo appuntamento della rassegna con la presenza dell’ensemble d’archi Enarmonia.
Luoghi di prestigio e fascino che danno spazio e voce e visibilità all’arte musicale, in un gioco di specchi in cui suggestione e bellezza (della location) si riflettono e si amplificano nell’espressione artistica proposta. Ciò ci porta a capire il senso e l’obiettivo della serie di eventi firmati Polifonica Santa Cecilia Onlus della presidentessa Denise Gueye. La rassegna ha il patrocinio del Comune di Sassari ed è stata finanziata dalla Regione Sardegna. Questi daranno vita a momenti particolari organizzati in location particolari, individuate nei luoghi della città in cui la Cultura esiste, persiste e si esprime al massimo del suo potenziale (oltre alla Biblioteca universitaria la Pinacoteca nazionale e il museo Nazionale “G. Sanna”).
Repertorio
Brani di Girotto, Gardel (Por una cabeza) e Piazzolla. Non solo, un repertorio di alto livello, proposto da un ensemble composto da musicisti di qualità, vario e per questo capace di attrarre e al contempo incuriosire. Ad eseguirlo un quartetto d’archi accompagnato dal sax che lascia ampio spazio all’ammirazione ed alla suggestione. Competenza, ed entusiasmo sono le chiavi di volta di questo strepitoso ensemble composto da Alessandro Puggioni, Alessio Manca Gioele Lumbau e Francesco Abis. In aggiunta un quadro dipinto con armoniosa eleganza degli strumenti che si mostrerà per l’occasione immersa nelle suadenti atmosfere create dal sax di Luca Chessa.
Si parla di sette appuntamenti in musica, tre location ricche di storia, tenuti insieme da un fil rouge che porta il pubblico a scoprire e visitare i luoghi di Cultura ed al contempo a conoscere le professionalità che in essi svolgono il loro quotidiano lavoro. La direzione artistica è affidata al maestro Matteo Taras.
Oltretutto la Polifonica Santa Cecilia, fondata a Sassari nel 1945, è il coro a voci miste più longevo dell’intera Sardegna a livello di attività concertistica. Oltre mille i concerti all’attivo fra Italia, Europa e Sud America, una lunga serie di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, un repertorio che spazia dalla polifonia rinascimentale alle grandi opere sinfonico-corali, dalle elaborazioni di canti popolari isolani al moderno e contemporaneo. Dal 2018 la direzione artistica è a cura di Matteo Taras.