Un fine settimana con due proposte stimolanti per la quattordicesima edizione del NurArcheoFestival, organizzata dal Crogiuolo.
Cassandra Ventiventi. Si chiama così lo spettacolo che andrà in scena domani, sabato 23 luglio, a Sadali, nel piazzale Grotta Is Janas, alle 18 (coproduzione Il crogiuolo/Botti du schoggiu). Rita Atzeri è la protagonista della pièce ispirata al romanzo “Cassandra” di Christa Wolf, con testo e regia di Susanna Mannelli, il commento sonoro dal vivo di Antonio Pinna e un’installazione di Marta Fontana.
Il monologo per un’attrice e partitura sonora si apre su una donna addormentata dentro una gabbia e che si sveglia in uno stato di profonda amnesia: non ricorda chi è e perché è prigioniera. Intorno a lei pochi oggetti appesi alle sbarre, a terra una grande e pesante coperta su cui sono tessute immagini che richiamano simboli di società archetipiche.
È proprio attraverso la coperta che riesce a ricostruire la sua identità, a rileggere e ricapitolare la sua vita e come nella tragedia di Sofocle chiede agli spettatori di esserne i testimoni. In un flusso di coscienza la donna ripercorre la sua vita, consapevole che non è la prima volta, e che ogni volta si sente riattraversare dal dolore provocato dal ricordo delle menzogne che hanno caratterizzato la sua vita, fatta di intrighi di potere e di convenzioni che l’hanno corrotta fin dall’infanzia.
La prigionia a cui sembra costretta all’inizio è una cattività simbolica (Cassandra entra e esce dalla gabbia più volte), metafora di una condizione interiore che riguarda ogni essere umano. Attraverso la coperta lo spettatore si trova di fronte a scorci di vita vissuta, palpitante di amori corrotti dalle guerre, ricatti, speranze, desideri, agli incontri con Paride, il fratello, Enea, il grande amore mai pienamente realizzato, Arisbe, la prima moglie del padre.
Si prosegue domenica
Domenica 24 il NAF propone, in collaborazione con Laghi Sardegna, una nuova iniziativa alla scoperta del territorio. Alle 10.30 dal centro nautico Istellas di Nurri parte l’escursione in battello sul lago Flumendosa, e a rendere ancora più suggestiva l’esperienza sull’imbarcazione con ruote a pala sarà la performance del polistrumentista Nicola Agus, Il giro del mondo in 80 strumenti (gli ospiti e gli spettatori del Nurarcheofestival potranno avere una riduzione sul costo del biglietto, prenotazioni dal sito www.laghisardegna.it).
Agus, depositario, fra tradizione e innovazione, dell’arte del suono delle launeddas, per il titolo della sua esibizione si è ispirato al famoso romanzo d’avventura “Giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Verne. Un percorso musicale, seguendo la metafora del viaggio, in cui i luoghi fisici diventano emozionali, dove le sonorità delle launeddas svestono gli abiti della tradizione ed entrano in un mondo di suoni moderni e contemporanei, sul filo della new age e delle contaminazioni. Gli strumenti utilizzati, alcuni costruiti dallo stesso Agus, dialogano fra loro, caratteristiche e sonorità affini fanno rintracciare remote radici comuni. E provengono da tutto il mondo, dal bacino del Mediterraneo alle aree nordiche e celtiche, spostandosi a Occidente verso l’America e a Oriente fino alla Cina.