Terza giornata di proiezioni e incontri per “Cinema delle terre del mare”, il festival della Società Umanitaria di Alghero che prosegue tra il centro storico e le spiagge più suggestive della Riviera del Corallo.
Lunedì 25 luglio, la rassegna prende il via a Lo Quarter ad Alghero, dove in Sala Conferenze a partire dalle 10,30 si proietta Flee di Jonas Poher Rasmussen, protagonista al Sundance 2021 e premiato come miglior documentario straniero. Appuntamento poi nel pomeriggio, sempre a Lo Quarter ma dalle 18,30, quando il pubblico di cinenauti potrà navigare tra le suggestioni di PescAmare, il film di Andrea Lodovichetti che racconta le atmosfere dei porti delle piccole città, e coloro che li popolano.
Lodovichetti, già assistente di Paolo Sorrentino per i film L’amico di famiglia e Il Divo – ha un lungo percorso di autore in cui ha ottenuto oltre 80 tra premi e menzioni, tra i quali anche un Globo D’Oro. Incontrerà il pubblico al termine della proiezione.
CDTM prosegue alle 21 con lo spazio Camperkids, a cura dell’Associazione Fuori di Camper e dedicato ai bambini e alle bambine: nel cortile della scuola primaria San Giovanni Lido si proietta Azur e Asmar, di Michel Ocelot. Il film racconta l’impresa di due fratelli che, separati durante l’infanzia, si ritrovano da adulti.
Sipario sul lunedì del festival a partire dalle 22 in piazza Venezia Giulia a Fertilia, luogo ideale per la proiezione di Fertilia istriana. Al termine del film intervengono la regista Cristina Mantis e la sceneggiatrice Daniela Piu.
Fertilia
«Fertilia – spiegano le autrici – è una piccola Istria in cui si respira la storia dell’esodo degli istriani e la loro integrazione con la popolazione sarda. Un esempio vincente dell’incontro di culture che si tesero e si tendono la mano: la sarda e la giuliano-dalmata, l’algherese e la ferrarese».
L’evento rinsalda il legame tra il festival e il Comitato di quartiere Fertilia – Arenosu, il Centro Commerciale Naturale e il Comitato Festeggiamenti San Marco Fertilia.
«Cinema delle terre del mare – spiega la direttrice artistica Alessandra Sento – quest’anno riconquista l’originaria forma itinerante, quella di un viaggio fisico e ideale a bordo del cinema, dal centro città verso Capo Caccia.
Un viaggio in cui cosa vedere è importante tanto quanto dove, in quale luogo, e vicino a chi. Perché Cinema delle terre del mare, per noi, non è solo un festival, ma un altro modo di amare l’sola, di fare i conti con la memoria, di immaginare il futuro».