Bruxismo, una delle patologie dentali più diffuse tra adulti e bambini
Bruxismo, patologia dentale che interessa circa una persona su tre in Italia. I modi per identificare i segni del bruxismo si vanno affinando poco a poco, ma questa patologia è sempre più comune, complice la diffusione di uno stile di vita più incline ad ansia e stress. In particolare il dottor Roberto Bizioli di Scordia, dentista proprietario dell’omonimo studio dentistico, affronta il problema da un punto di vista odontoiatrico.
“Il bruxismo interessa circa una persona su tre in Italia -commenta il Dottor Roberto Bizioli-, considerando insieme le due tipologie del fenomeno notturno e diurno. Per quanto siano molto diverse per sintomi e manifestazioni è giusto considerarle insieme per gli effetti che provocano all’apparato dentale”.
Esistono due tipi di bruxismo a seconda del momento in cui si manifesta: notturno e diurno. Nella secondo fase può essere legato allo svolgimento di attività che richiedono particolare attenzione. Mentre la versione notturna è più difficile da identificare e anche da tenere sotto controllo, poiché si verifica durante il sonno quando il corpo risponde a dei meccanismi inconsci. Si tratta della tipologia che tende a produrre più danni a causa dell’esposizione decisamente prolungata di denti e muscoli mascellari.
“Di solito durante la notte si manifesta con il digrignamento dei denti -spiega Roberto Bizioli di Scordia-, lo sfregamento che si produce provoca l’usura delle superfici occlusali dei denti e quel fastidioso rumore che spesso si associa al bruxismo”.
Il momento in cui si dorme è quello deputato al rilassamento dei muscoli, non solo mandibolari. Nel caso specifico chi è affetto dala patologia in questione tende ad affaticare tali muscoli. Se si salta questa fase il corpo ne risente producendo effetti a catena che dall’usura dei denti e delle gengive vanno a scatenare dolore cervicale e disturbi posturali. Correggere il bruxismo quindi significa ripristinare le normali funzionalità di diversi apparati.