Torna a Belvì la manifestazione “Sonos de linna”, dal 28 al 31 luglio. Il sottotitolo del festival di quest’anno è “la materia, l’anima e il corpo”: tre elementi, quanti i soggetti che formano la collaborazione che realizza quest’edizione rinnovata nei contenuti, nella forma e nella direzione artistica, condivisa fra lo storico ideatore Mariano Corda e la pedagogista e coreografa Enrica Spada.
“Sonos de linna – la materia, l’anima, il corpo” inizierà con la residenza artistica di sette scultori e una scultrice, cinque danzatori e danzatrici e un compositore di musica oggi 26 luglio.
A partire da giovedì 28, con la proiezione del video-documentario “Passi”, composizione delle pratiche danzanti e degli esercizi coreosomatici proposti durante il laboratorio ‘La memoria del corpo in movimento’ svolto con un gruppo di abitanti di Belvì.
Sarà poi la volta dell’inaugurazione della mostra a cura di Mustras, il 29 luglio dalle 19. L’ allestimento sarà realizzato anche in collaborazione con l’associazione Ars et inventio, con interazioni danzate a cura di Enrica Spada, Simona Quartucci e Rodolfo Seas Araya. A seguire, presentazioni di libri, poesie e musica.
Il 30 luglio alle 10.30 avrà luogo una tavola rotonda, presso la sala del CAS di Belvì. Qui verranno approfonditi temi sviluppati nella ricerca-azione e nell’intero periodo del festival con la partecipazione delle prof.sse Claudia Secci e Maria D’Ambrosio.
Dalle 19, poi, avrà luogo PARTES EXTRA PARTES – performance interattiva con il pubblico prodotto da Ars et Inventio. Ideato e curato da Enrica Spada, interpretato da Rodolfo Seas Araya, Simona Quartucci e Maria Luisa Usai, con musiche di Alessandro Olla e allestimento tecnico e scenico/visivo a cura di Loïc François Hamelin e Serena Trevisi Marceddu.
“Sonos de linna – la materia, l’anima, il corpo” si chiuderà il 31 luglio a partire dalle 19, con la performance finale in cui saranno presentate le sculture realizzate dagli artisti in residenza, con cui interagiranno danzatori e danzatrici, musicisti e accanto ai testi poetici composti da quattro poetesse.
Informazioni tratte da: SardegnaReporter