L’Orchestra presenterà un repertorio originale con un sound complesso. Da Mingus a Steve Reich e da Frank Zappa a Maurice Ravel
Stasera The Maverick Orchestra al Rocce Rosse Blues nel Lungomare di Museddu a Cardedu. L’Orchestra costruirà un repertorio originale, con un sound complesso, dialogando con influenze davvero a 360 gradi. Da Mingus a Steve Reich, da Frank Zappa a Maurice Ravel, fino alle musiche popolari dell’Italia e del mondo.
La sfida della The Maverick Orchestra è formare, in ogni serata speciale, un’unica compagine per tracciare una nuova sperimentazione e passare agevolmente tra sonorità acustiche ed elettroniche. È capitanata da Enzo Favata (ai sax, clarinetto ed elettronica). La formazione ha un nome Maverick, un termine che indica un “capo di bestiame non marchiato” ed è assimilabile a “persona indipendente, ribelle, tradizionalmente anticonformista, non sottomessa a idee preconcette”, in questo caso jazzistiche. Infatti la The Maverick Orchestra riunisce così alcune forti personalità, indipendenti e da allineamenti stilistici. Sette virtuosi polistrumentisti di differenti generazioni di musicisti jazz italiani capaci di sperimentare tra acustico ed elettronico, in un dialogo intergenerazionale e di genere. Una miscela esplosiva capace di produrre un elevato spessore artistico.
Enzo Favata
Enzo Favata, sax soprano, clarinetto basso, elettronica synth, è uno dei jazzisti italiani più conosciuti e nella sua musica fonde jazz ed elementi etnici di varie parti del mondo, compresa la sua Sardegna. In trentacinque anni sono ventitré gli album a suo nome e oltre duemila i concerti in tutto il mondo. Vincitore di molti premi, ha suonato con Dino Saluzzi, Miroslav Vitous, Dave Liebman, Enrico Rava, Trilok Gurtu, Art Ensemble of Chicago, Mulatu Astatke, Tenores di Bitti e molti altri. Dirige da ventitré anni Musica sulle Bocche, uno dei festival jazz italiani più conosciuti.
Tra le note della musica dell’edizione numero XXXI, un messaggio di forte collaborazione possibile grazie al patrocinio dei Comuni di Cardedu e di Loceri, della Regione Sardegna, Assessorato della Cultura e del Turismo e Fondazione di Sardegna.