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Alla Aou di Sassari un totale di circa 8mila pazienti, dei quali il 70% positivi all’Hcv epatite C, mentre il restante 30% è affetto da epatiti di altra natura come quelle virali di tipo B e A
Il virus dell’epatite B e C rappresentano di gran lunga le cause più frequenti di epatiti. I pazienti sono colpiti anche da epatotropi minori, epatiti metaboliche, tossiche da alcool e farmaci quindi autoimmune. È la realtà seguita dagli ambulatori dell’Aou di Sassari dedicati alle malattie del fegato.
Si stima che nel mondo ci siano circa 71 milioni di persone affette da epatite cronica Hcv correlata e 250 milioni portatori del virus dell’epatite B. In Italia il 56,6 per cento delle epatiti sono causate dell’Hcv, circa 1.500.000, il 9,9 per cento dall‘Hbv, circa 700/800mila. Mentre l’associazione alcool e Hcv è responsabile del 12,1 per cento dei casi.
Il dottor Giuliano Alagna che gestisce al palazzo Rosa l’ambulatorio di Epatologia che fa capo alla Medicina interna ha spiegato che potenzialmente tutti i tipi di epatite possono mettere a repentaglio la vita del paziente nell’immediato o dopo anni con una evoluzione della malattia verso la cirrosi e il tumore primitivo del fegato.
L’epatite cronica HCV correlata è associata alla tossicodipendenza che interessa maggiormente la fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Mentre la B cronica interessa coloro che non sono stati vaccinati. Le epatiti da alcool interessano la fascia di popolazione dai 30 anni in su, mentre le epatiti autoimmuni sono più frequenti nelle giovani donne. Quest’anno, tra aprile e luglio, l’Oms organizzazione mondiale della sanità ha segnalato 1010 casi di epatite acuta nella fascia di età compresa tra 0 e 16 anni, di cui non è nota la causa pur essendo stata ipotizzata la natura virale .
Informazioni tratte da: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2022/07/28/epatite-alla-aou-di-sassari-seguiti-8mila-pazienti_32e21637-076c-43d3-8822-83b10e300d39.html
