Tra epiche imprese e storie d’amore e follia rivive sulla scena con Baiardo e Brigliadoro: “Cavalli e paladini dall’Opra dei Pupi”. Dal Teatro Pubblico Ligure con un protagonista del calibro di Moni Ovadia. Straordinario affabulatore, accanto al cantastorie siciliano Mario Incudine e al polistrumentista Antonio Vasta per la regia di Sergio Maifredi
In programma venerdì 5 agosto alle 21 all’Arena Mirastelle di Carbonia e sabato 6 agosto alle 21 a Lo Quarter di Alghero. Il tutto per un duplice appuntamento incastonato nel ricco cartellone dell’Estate 2022 firmato CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Viaggio tra le rime per riscoprire le atmosfere dell’“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto, capolavoro assoluto della letteratura europea del Cinquecento e dell’incompiuto “Orlando Innamorato” di Matteo Maria Boiardo. Tra echi e rimandi ai poemi medioevali che compongono il ciclo bretone e il ciclo carolingio.
Nella versione popolare dell’Opera dei Pupi. Il trahttps://www.unicaradio.it/blog/2016/10/17/pupi-di-surfaro-e-la-musica-popolare-siciliana/dizionale teatro di marionette fiorito nel Sud Italia e in Sicilia (patrimonio orale e immateriale dell’umanità tutelato dall’UNESCO dal 2001); trae ispirazione dalla letteratura per disegnare trame; personaggi; rappresentare gli spettacolari fatti da combattimenti; e le molte avventure dei Paladini di Francia.
“Il canto del Rinascimento italiano”
Inserito nel progetto del Teatro Pubblico Ligure ideato e diretto da Sergio Maifredi. Questo si ispira all’incontro fecondo tra il mondo epico e l’arte dei pupari. Al fine di riplasmare quella materia incandescente e ricca di spunti di riflessione. Incentrati sulla condizione umana e sul tempo presente. Attraverso temi universali come le passioni; tra apparizioni di femmes fatales come Angelica; sanguinose battaglie; feroci duelli; colpi di fulmine; incantesimi; insidie e tradimenti: fughe e inseguimenti; in un intrecciarsi di destini.
Riflettori puntati su Moni Ovadia, attore e regista, abile narratore di storie e interprete della grande tradizione della cultura orale, in cui i racconti vengono ripetuti e trasmessi attraverso i secoli, di generazione in generazione, arricchendosi di volta in volta di nuovi dettagli e interpretazioni, sul palco con il cantautore e attore Mario Incudine e con l’eclettico polistrumentista Antonio Vasta per una mise en scène essenziale che mette in risalto il talento e la sintonia degli artisti, tra parole e note.