Teatro del segno: domani sabato 6 agosto alle 18.30 l’anteprima nazionale di “Io Andersen”, di e con Marco Nateri.
“Io Andersen” di e con Marco Nateri in anteprima nazionale a Santu Lussurgiu. Domani sabato 6 agosto alle 18.30 al Teatrino della Ludoteca chiude in bellezza la XIV edizione del Festival “Percorsi Teatrali” organizzato dal Teatro del Segno. Un omaggio allo scrittore e poeta danese Hans Christian Andersen con lo spettacolo ideato, scritto, diretto e illustrato dal costumista e scenografo cagliaritano. Protagonista sulla scena insieme con Anna Paola Marturano, dove risuonano le storie fantastiche de “La piccola fiammiferaia” e de “Il soldatino di stagno”, “I vestiti nuovi dell’imperatore” e altre ancora.
La pièce impreziosita dalle voci di Rita Atzeri, Lucia Bendia, Maria Grazia Bodio, Stefano Ledda, Evelina Nazzari, Alessandro Pala Griesche, Blas Roca Rey, Monica Rogledi, Monica Zuncheddu e dei piccoli Aura Camba e Edoardo Zoccheddu. Con i costumi di Marita Balasz, i movimenti coreografici Luigia Frattaroli e le selezioni musicali di Fabiano Varani. Coproduzione del Teatro del Segno e Il Crogiuolo, viene rappresentata in anteprima nel paese del Montiferru, prima del debutto e della tournée nell’Isola e nella Penisola.
A seguire per bambini/e dai 6 ai 10 anni il laboratorio “Costruiamo assieme il nostro Teatro”.
La giornata di oggi venerdì 5 agosto si apre alle 11.30 con le letture animate di “Una Favola al giorno” al Parco della Biblioteca. Alle 19 appuntamento con “Tracce – in cammino” del Theatre en Vol. Per un’indagine e una riflessione sul cambiamento climatico con Michèle Kramers e Anna Melchiorri, con scenografie di Puccio Savioli ai Contrafforti di via Frati Minori. Poi un tragicomico affresco del Belpaese tra echi shakespeariani con “Amleto Take Away” alle 21.30 al Teatro che non c’era nel Cortile dell’ex Asilo. E infine alle 23 altre pièces di Teatro da Balcone nel centro storico del “paese nel vulcano”.
Per saperne di più: www.teatrodelsegno.com
Viaggio nell’universo fantastico di Hans Christian Andersen per l’ultima giornata della XIV edizione del Festival “Percorsi Teatrali”. Organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Santu Lussurgiu.
Domani sabato 6 agosto alle 18.30 nel Teatrino della Ludoteca di Santu Lussurgiu (OR) debutta in anteprima nazionale “Io Andersen”.
Un progetto di Marco Nateri che firma drammaturgia, regia e immagini dello spettacolo ispirato alla figura e alle opere dello scrittore e poeta danese. Autore di fiabe come “Il brutto anatroccolo” e “La regina delle nevi” (coproduzione del Teatro del Segno e Il Crogiuolo). In scena Marco Nateri con Anna Paola Marturano, ricreeranno la magia del teatro. Tra giochi di luci e ombre e personaggi in miniatura con le voci fuori campo di Rita Atzeri, Lucia Bendia, Maria Grazia Bodio, Stefano Ledda, Evelina Nazzari, Alessandro Pala Griesche, Blas Roca Rey, Monica Rogledi e Monica Zuncheddu e dei piccoli Aura Camba e Edoardo Zoccheddu. I costumi sono di Marita Balasz, i movimenti coreografici sono curati da Luigia Frattaroli e le selezioni musicali affidate a Fabiano Varani.
«Entra il signor Andersen col suo cilindro e la sua scatola di tesori. Carte colorate di ogni tipo, forbici, sagome per raccontare le avventure di tanti personaggi». E come per magia riecheggiano le storie «della piccola fiammiferaia, di un imperatore che voleva dei nuovi vestiti, di un gran pesce dalla cui bocca mostruosa appare il soldatino innamorato». Mentre danzano rondini e farfalle e un chicco d’orzo diventa un grande fiore profumato e colorato, tra giochi di luci e ombre.
“Io Andersen” è uno spettacolo immaginifico e poetico, ideato, scritto, diretto e illustrato dal costumista e scenografo cagliaritano Marco Nateri.
Artista di fama internazionale che ha collaborato con importanti istituzioni e teatri in Italia e nel mondo, e che fa così rivivere in scena il mondo incantato racchiuso nelle pagine del celebre autore, esponente di spicco della cultura della Danimarca nell’Ottocento.
Hans Christian Andersen, nato e cresciuto in povertà, figlio di un ciabattino e venditore ambulante di calzini, da cui ha ereditato lo spirito sognatore. Il padre, uomo stravagante e generoso, amante della musica sosteneva di essere imparentato con la famiglia reale. Intratteneva il figlio con la lettura di brani di commedie di Ludvig Holberg e racconti da “Le mille e una notte”. Gli ha fatto conoscere l’opera lirica. Andersen è stato un bambino solitario, che amava riflettere e inventare storie da rappresentare nel suo teatrino di marionette. Il fanciullo dall’animo schivo, con una formazione scolastica frammentaria e alle spalle una famiglia disastrata. Rimasto orfano alla morte del padre (la madre si risposò poco dopo) si trasferì a a Copenaghen in cerca di fortuna. E con il segreto desiderio di intraprendere la carriera di attore. Nella capitale, dopo le difficoltà iniziali, grazie all’intervento di mecenati e protettori, tra cui il re Federico IV e il consigliere Jonas Collin, riuscì a completare i suoi studi e iscriversi all’università, dedicandosi parallelamente alla poesia e alla letteratura, con crescente successo.
Marco Nateri con “Io Andersen” si confronta con i paesaggi nordici e le atmosfere fiabesche delle opere del grande scrittore danese.
Per mettere in scena quelle storie meravigliose, a tratti struggenti e pervase da una vaga malinconia. Ma anche animate e vivaci, piene di gioia di vivere, vibranti di affetti e talvolta venate d’ironia che riflettono lo spirito fanciullesco e la straordinaria fantasia. Ma anche lo spirito di osservazione e l’interesse per le narrazioni popolari dell’autore, e dar corpo e voce ai personaggi più diversi, tra figurine ritagliate e eleganti silhouettes, attraverso la magia del teatro.
Una pièce a misura di bambine e bambini di ogni età per immergersi in un delizioso sogno a occhi aperti. Dove tutto diventa possibile e riscoprire il fascino delle storie di Hans Christian Andersen. Dopo l’anteprima nel “paese nel vulcano” del Montiferru, lo spettacolo debutterà in prima nazionale al TsE di Is Mirrionis a Cagliari e andrà poi in tournée nell’Isola e nella Penisola.
Un laboratorio creativo per i giovanissimi
Si intitola “Costruiamo assieme il nostro teatro”, il Laboratorio artistico creativo per un massimo di 15 partecipanti dai 6 ai 10 anni. Ideato e diretto dal costumista e scenografo Marco Nateri, con la collaborazione dell’attrice e incisora Anna Paola Marturano. Domani sabato 6 agosto dalle 18.30 alle 20.30 nel Teatrino della Ludoteca. Giovanissimi artisti/e in erba si cimenteranno in un «percorso creativo, pratico che affronta l’invenzione, la rielaborazione, il riuso dei materiali. Per dare corpo e realizzazione pratica alle emozioni e le fascinazioni vissute durante la visione dello spettacolo “Io Andersen” sulla vita e le opere di Hans Cristian Andersen».
Gli spettacoli
Il XIV Festival “Percorsi Teatrali” firmato Teatro del Segno prosegue stasera (venerdì 5 agosto) alle 19 ai Contrafforti di via Frati Minori con “Tracce – in cammino” del Theatre en Vol. Con Michèle Kramers e Anna Melchiorri (che hanno curato anche la ricerca dei testi) e con le scenografie di Puccio Savioli, i paesaggi sonori e le musiche originali di Luca Vargiu e gli interventi vocali di Daniela Pes. Una performance emozionante in cui le due attrici creano una installazione con piante e sassi.
Una pièce poetica e visionaria sull’amore e il rispetto per la natura, tra physical theatre, parole e arti visive. Un piccolo rito dedicato alla Terra, che ci ospita e ci nutre. In cui gli antichi riconoscevano una dea, invocata e temuta per la sua potenza generatrice e distruttrice, mentre ora tra inquinamento e devastazioni ne mettiamo in pericolo i delicati equilibri, indispensabili per la vita. “Tracce – in cammino” (per indagare e riflettere sul cambiamento climatico) riprende il dialogo (in)interrotto tra uomo e natura. Si affida alla forza espressiva del teatro per ricordarci quale sia la nostra origine e quanto forti siano i legami con l’ambiente e la materia stessa di cui siamo fatti. Insieme alla necessità di ritrovare l’armonia con il cosmo.
Un ironico affresco del Belpaese
Venerdì 5 agosto alle 21.30 al Teatro che non c’era / nel Cortile dell’Ex-Asilo – con “Amleto Take Away” di e con Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2019 come miglior attore) e Gabriella Casolari. Con musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone e disegno luci di Luca Diani (produzione Compagnia Berardi Casolari – Teatro della Tosse).
Una pièce tragicomica «che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’». Spiegano i due artisti «Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato. Etichette più che spiegazioni, in un mondo dove ‘tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva’».
In quest’epoca in cui «tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud». E i giovani faticano a trovare il loro posto nel mondo, si inserisce l’“Amleto” di Shakespeare, «simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza» in versione contemporanea. Un (anti)eroe «che preferisce fallire piuttosto che rinunciare… consapevole ma perdente.. portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà». E l’antico dilemma diventa: «To be o FB, questo è il problema!».
Un nuovo appuntamento con Teatro da Balcone venerdì 5 agosto alle 23 nel cuore del “paese nel vulcano”.
Per un immaginifico itinerario sul filo delle emozioni e delle storie tra le antiche case di pietra basaltica o tufo. Incorniciati da una finestra o dietro la ringhiera di un cortile, all’ombra di una pianta o accanto a una fontana, come viandanti immersi in un sogno o in una fantasticheria, i personaggi (si) raccontano tra parole, musica e danza. Quattro pièces differenti tra rimandi ai classici e creazioni inedite, frammenti di teatro e performances coreutiche. Brevi antologie di canzoni o poesie tracciano un percorso reale e simbolico nel centro storico, illuminando con la magia delle arti della scena angoli segreti o poco sconosciuti e luoghi significativi.
Apparizioni “a sorpresa” di abitanti della fantasia che si materializzano sotto gli occhi degli spettatori, per poi di nuovo scomparire nel buio. Come echi di vite passate (o future) sospese nei labirinti del tempo e della memoria tra le suggestive scenografie rappresentate dalla facciata di una casa o di una chiesa, un architrave o un portone, un giardino, uno scorcio del Montiferru.
Il XIV Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu (OR) è organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna. E inserito nel progetto di “Intersezioni” / rete di festival senza rete” a cura di Fed.It.Art. Sardegna, con preziose sinergie e collaborazioni con il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna e con il Festival Girovagando.